Morte-in-vita

Mi preme raccontare la storia di Santo che, dopo aver frequentato le scuole elementari, quelle medie e quelle superiori con ottimi risultati, si trasferisce all'università con eccellenti risultati.
Esercita il mestiere di professore universitario per tutta una vita.
Si desta la mattina. Si lava. Si veste. Fa colazione. Esce di casa. Prende l'auto. Percorre l'autostrada. Arriva all'Università. Poggia i suoi oggetti personali nello studio. Fa lezione. Pranza. Fa nuovamente lezione nel pomeriggio. Siede nel suo ufficio. Fuma una sigaretta. Torna a casa. Mangia. Legge. Dorme: queste sono le giornate di Santo; sempre uguali, mai una sorpresa.
In seguito, accumulando programmaticamente una piccola parte della sua sostanziosa paga, si fa costruire una godibile residenza in campagna dove decide di dimorare per trascorrere gli anni della pensione.
A causa del sano e pulito clima bucolico, Santo si accorge che la sua esistenza è stata costantemente assoggettata alla monotonia; egli non ha vissuto pienamente la sua esistenza: non ha apprezzato la bellezza della Natura che lo circonda, la straordinarietà della gente straniera; soprattutto non ha goduto di quella magica bellezza che è lo svegliarsi ogni mattina in un posto diverso per poi riprendere il cammino verso luoghi sconosciuti e decretati istintivamente.
La sua ... [segue »]