Ci sono notti che sei pieno di parole, scrivi su un foglio senza accendere la luce, il giorno dopo ne riconosci la metà. Ci sono giorni che la testa vomita, e veloce, e scrivi pensi e parli tutto insieme. Ti ritrovi mille pezzetti che ci vorranno giorni interi per dare un senso a quello che hai... [continua a leggere »]
Alexandre Cuissardes
Vota il racconto: Commenta
    Avevo cercato vernice rossa artigiana per imbrattare i muri con le scritte ottimiste, ma erano pronte da tempo le contromisure. La mia ottusa ideologia mi aveva impedito di vedere che avevano abbattuto i muri e definito i pennelli armi atte ad offendere. Chiunque ne fosse stato trovato in... [continua a leggere »]
    Alexandre Cuissardes
    Vota il racconto: Commenta
      Li vedo. Come se fossero dipinti di vita, eterni cieli scuri o sere tardi che non fa mai notte. Lo vedo. Paese cambiato da come era prima. Tre città in una. Tutte vissute, tutte perdute. Chiedo ad un benzinaio che fa il pieno alla mia bicicletta da ricorrenza dove sia la mia strada per casa... [continua a leggere »]
      Alexandre Cuissardes
      Vota il racconto: Commenta
        Amministrare la giustizia; "amministrare", un verbo che mi sa di ragioneria. Capisco che si dice così e così deve essere, ma mi ha sempre un po' stonato con la parola giustizia. Allora ho cercato di farmi una ragione, di spiegarmelo. Ho pensato alla matematica, ai numeri, alle operazioni ed ho... [continua a leggere »]
        Alexandre Cuissardes
        Composto giovedì 28 marzo 2013
        Vota il racconto: Commenta

          Di fronte

          Per avere emesso una "sentenza ingiusta" hai fatto morire mio padre, e noi con lui. Per aver "eseguito gli ordini" mi hai rovinato la vita. Per aver "applicato le disposizioni" mi hai tolto la dignità. Per aver "difeso" con successo un delinquente mi hai fatto perdere tutto quello che ero... [continua a leggere »]
          Alexandre Cuissardes
          Composto domenica 9 giugno 2013
          Vota il racconto: Commenta

            Lingua lunga e memoria corta

            Che i politici ed il loro contorno considerino tutte le morti come morti per crisi, per quanto assurdo e squallido, è comprensibile. Che molte altre persone però si permettano di dare giudizi negativi e fortemente critici su queste morti e sui morti non è comprensibile, ed è inaccettabile. A... [continua a leggere »]
            Alexandre Cuissardes
            Composto lunedì 14 dicembre 2015
            Vota il racconto: Commenta