Scritto da: Maria Schillaci
Il superbo è la vergogna del creato.
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Il superbo è la vergogna del creato.
L'avaro perde più di quanto il generoso dispensi.
Chi nun ha, nun è.
Chi non possiede, non vale niente.
Roso de peo, mato de serveo.
Rosso di capelli, matto di cervello.
La vendetta è un piatto che va servito freddo.
Chi a l'uommene crere, paraviso nun ne vere.
Chi agli uomini crede paradiso non vede.
Tèn' la facc' com' a r pret lesc.
Ha la faccia tosta come le pietre lisce.
Sarva a pezza pi quannu cè u puttusu.
Conserva la pezza per quando arriva il buco.
Non tendere l'arco oltre la lunghezza del tuo braccio.
Cu è figghia di iatta piggha i surici.
Chi è figlia di gatta prende i topi.