Le migliori poesie inserite da ROBERTO POZZI

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Scritta da: ROBERTO POZZI

Normale

Fra tutte quelle
che mi vengono in mente,
la parola'normalè
deve essere la più brutta
che potesse mai esiste
in tutte le maledette
lingue del mondo!
Una parola
che già per sé
esprime soltanto un giudizio,
tutt'altro che edificante,
uno spregievole aggettivo
che apparentemente
sembra solo attribuire
qualcosa o qualcuno
"che seque la norma"
o'un comportamento
che è consueto,
abituale
persino ordinario;
eppure,
tutte le definizioni
di normale
non lasciano molto
all'immaginazione,
ci rimandano
al suo contrario
"anormale"!
Per disprezzare
un individuo
basta affibiargli
la mancanza
di quella "normalita";
con quella semplice valutazione
uno si è già eretto
a spietato accusatore,
giudice supremo
e vergognoso giustiziere
di un altro comune
essere umano!
Composta venerdì 2 agosto 2013
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    Scritta da: ROBERTO POZZI

    Working

    From the day you were born
    you have been torn
    with what you were expected
    so you would not be rejected
    by any mate
    and especially by our soul mate,
    You don't really have a choice,
    you are not free to do
    whatever you are pleased with your life
    so you must be a slave
    to the only lifestyle
    that is socially accepted
    and respected
    for you...
    Work!
    From an early age,
    you are always working...
    to grow up,
    to wise up
    to live up
    and above all
    to pay up
    to somebody else's aspiration
    and forget your own imagination
    of what you could have been
    till your time is up
    then you really left with the one choice,
    to give up
    on all your dreams
    to live up
    the only hope
    of getting up there
    and avoiding going down there!
    Since most of us are left with feelings of going nowhere,
    you are not alone in thinking it is better to travel somewhere
    to find the meaning of why are you here and not there,
    but you probably won't find it anywhere
    unless you are a lucky one
    that is with someone
    that not only really cares about you
    but also shares with you
    the real self
    with yourself!
    As the song goes,
    "Working for leaving the living",
    time doesn't wait
    for anybody
    to become somebody
    and to live for tomorrow
    to avoid today's sorrow!
    It's universal connotation
    that we all are looking
    for the meaning of living,
    but the sad truth is
    that we all end up
    so messed up
    by working on leaving
    the living
    to discover the meaning
    of being!

    LAVORO

    Dal giorno in cui tu sei nato,
    sei sempre stato costretto a lavorare
    visto che era quello che ci si attendeva
    per non essere respinto
    da un'anima amica,
    soprattutto dalla tua anima gemella!
    Non hai mai avuto altra scelta,
    non sei mai stato libero di fare
    qualunque cosa che ti soddisfava
    nella vita!
    Sei sempre stato uno schiavo
    dell'unico stile di vita
    che era socialmente accettato
    e da te rispettato:
    il lavoro!
    Fin dalla più tenera età,
    hai dovuto lavorare
    per crescere,
    imparare,
    vivere
    e soprattutto appagare
    le aspettative di qualcun altro
    e dimenticare la tua immaginazione
    di quello che avresti potuto essere
    fino a quando il tuo tempo scadrà
    e allora rimarrai
    con un'unica scelta
    di rinunciare ai tuoi sogni
    e di vivere l'unica speranza
    che ti è rimasta
    di ottenere lassù
    ed evitare laggiù!
    Poiché per la maggior parte di noi
    ci rimagono solo dei sentimenti
    di aver concluso nulla,
    tu non sei il solo a pensare
    che per trovare il senso
    del perché
    tu sei nell'aldiquà
    e non nell'aldilà,
    probabilmente
    non la troverai
    questa morale
    da nessuna parte
    a meno che non sei
    uno fortunato
    che sta insieme a qualcuno
    che non solo si preoccupa
    veramente di te,
    ma che condivide con te
    il suo vero sé!
    Come dice la canzone,
    "Lavorare per lasciare I viventi",
    il tempo non aspetta nessuno
    che tu diventi un qualcuno
    e che vivi nel futuro
    per non sentire
    il dolore del presente!
    È una connotazione universale
    che siamo tutti alla ricerca del significato della vita,
    ma la triste verità è
    che siamo tutti incasinati
    a lavorare per lasciare i vivi
    e scoprire lo spessore
    dell'essere!
    Composta giovedì 27 dicembre 2012
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      Scritta da: ROBERTO POZZI

      Il peso dell'amore

      Fra i tanti bagagli
      che il mio spirito affaticato
      continua a sopportare,
      l'amore è ancora
      il più pesante;
      un fardello
      pur condiviso da molti,
      neppure nei sogni
      si riesce a dimenticarlo,
      non lo si perde per strada,
      è l'unico aggravio emotivo
      di cui non si può
      fare a meno:
      l'amore,
      quello non vissuto,
      sempre ricercato,
      manco offerto
      o minimamente ricambiato!
      Il sogno di quell'amore
      così sentimentale,
      fin troppo romantico,
      alla fine mi ha annientato,
      costringendomi a vagare
      senza una meta precisa
      nell'universo della malinconia
      come un'anima solitaria
      costretta a vivere
      nel proprio essere
      per non aver trovato
      un'altra anima gentile
      che sia alla mia altezza
      di corrispondere
      il proprio singolare amore
      per l'amore stesso!
      Composta venerdì 30 agosto 2013
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        Scritta da: ROBERTO POZZI

        La stanza blu

        Nel solitario cammino,
        mi inoltro sempre di più
        in quel fantastico
        viaggio dentro me,
        la mia continua esplorazione
        nei più profondi meandri
        della mia psiche
        per comprendere
        chi sono veramente
        in tutte quelle stanze
        della mia mente.
        Dopo un po'di anni
        di sofferte riflessioni
        ho ritrovato il passe-partout
        per riaprire quei locali chiusi,
        abbandonati da tempo
        alle ragnatele dei rimpianti
        d'un passato mai dimenticato.
        Praticamente,
        solo ha pensarci
        è un'angoscia
        che ormai vivo da decenni
        soltanto in quella stanza
        tutta dipinta di quel blu
        che non ha la minimina parvenza
        del pigmento più amato nel mondo,
        ma per colpa della mia forzata disposizione,
        quel blu mi parla soltanto
        di freddo e di dolore
        delle tante introspezioni,
        melanconiche ed infelici,
        in quel mio perenne stato d'apatia.
        Stanco della medesima solfa,
        continuando quel mio percoso
        apro la porta della stanza confinante
        senza aspettarmi chissà che cosa
        ma è una vera sorpresa vedere
        tutto quel giallo sulle pareti
        e persino sul soffitto,
        quel colore solare
        che ispira incredibile speranza
        perciò decido d'instaurare
        in questo nuovo ambiente
        la mia dimora!
        Aprendo la finestra
        per arieggiare quel senso di chiuso,
        sento di nuovo quel vento,
        il soffio del cambiamento
        che mi sfiora l'anima
        rendendomi così soddisfatto
        per il mio ritrovato sé
        nel mio nuovo alloggio illuminato
        dalla luce della saggezza.
        In questo momento
        d'estrema chiarezza
        capisco che devo continuare
        questo mio viaggio mentale
        visitando la stanza accanto,
        quella tutta colorata
        di quel colore arancione
        come il sole al tramonto,
        mi piace troppo la felicita
        che mi sento dentro,
        perciò decido di trasferirmi lì,
        almeno per un po',
        tanto non ho più bisogno
        d'una nuova residenza,
        e poi c'e sempre tempo
        per ritornare
        ad essere triste
        nella stanza blu!
        Composta mercoledì 12 giugno 2013
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