Le migliori poesie inserite da Nelson

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Scritta da: Nelson

Sono un' illusione

Cosa volete sapere da me,
io sono solo un'illusione,
e come tale
rappresento tutto e nulla.
Sono l'immagine riflessa
del vostro alter-ego,
un cameo d'irriverenza e follia,
una goccia di rum
nel mare profondo,
dove il buio opprime
e la coscienza non vede.
Mi trasformo
ancor prima di apparire,
sono un camaleonte, un serpente,
una foglia che cade,
una lama nel ventre.
Sono questo e molto altro,
sono quello che voi volete
e quello che non vorreste mai.
Sono il vostro incubo,
sono il vostro desiderio,
recondito, impossibile, irresistibile.
Sono la benda sul vostro sguardo,
sono il terzo occhio,
la spina nel fianco
e la pulce nell'orecchio.
Sono la bugia e la verità,
il bianco e il nero.
Rappresento l'arte e l'ignoranza,
la bellezza e l'orrore,
la paura e la gioia.
Sono l'inizio dello spettacolo
e la sua fine, chiudo il sipario
e apro un'altra porta.
Voi siete liberi di entrare,
di seguirmi, di assistere
e di non credere.
La magia è fiducia,
ma io non sono un mago,
sono solo un'illusione.
Composta domenica 4 novembre 2012
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    Scritta da: Nelson

    Sono

    Sono il figlio del tempo,
    il fratello dell'arroganza
    e l'airone perduto.
    Sono il padre dell'angoscia,
    dello stimolo e del sentimento.
    Sono il bambino mai nato,
    il ventre malato, la noia ed il sorriso.
    Sono la tua controfigura
    Nella vita ultraterrena.
    Sono il tuo spirito fecondo,
    colui che ha firmato la tua condanna
    e la tua miseria,
    la pietà nei volti e la carne marcia.
    Sono il barman che ti ha dato da bere,
    sono il bicchiere che sorseggi
    e la tua verità.
    Sono un pessimo poeta
    Che parla ad un talentuoso allievo.
    Sono la minestra che mangerai domani
    E quella di ieri, di tutti i giorni passati
    E prossimi. Sono il tuo futuro
    E il tuo biglietto per questo film
    Che sta per iniziare,
    che comincia insieme al tuo delirio.
    Non perdermi, ti servirò.
    Composta venerdì 31 agosto 2012
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      Scritta da: Nelson

      Mangio da solo

      Mangio da solo
      assaporando i venti,
      mercanti di profumi
      e celibi palpiti di
      violenza letteraria.
      Una casa rossa
      spia il mio dolce
      trafficare, tra quadri
      equestri e nobili costumi.
      Un bracciale di perle
      cade dal tavolo,
      frantumandosi placidamente
      in sovversive idee
      dipinte a mano
      da formiche operaie
      e docili nani deformi.
      Giungo espressamente
      ad una splendida conclusione,
      digerendo questo pasto
      crudo ed elegante
      come un sushi ripieno
      di gelida bontà.
      Composta lunedì 1 aprile 2013
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        Scritta da: Nelson

        Il mio rifugio

        Mi rifugio
        in un antro oscuro,
        composto
        da catartiche note
        suonate da momenti tristi,
        luci spente, fantasie dominanti.
        Medito
        in un fragile sonetto,
        un valzer di vita,
        pioggia e povertà.
        Lieto
        s'avvicina il mio cuore
        al cantico del buio,
        mentre il corpo s'abbandona
        in un lento naufragio
        di suoni felici
        e momenti d'incanto.
        Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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          Scritta da: Nelson

          Tollero

          Tollero
          la follia, la fame,
          l'angoscia e l'ipocrisia.
          Tollero il buio,
          la morte e l'infanzia
          rubata.
          Tollero il vento,
          il freddo gelido
          e le città vuote.
          Tollero i gas tossici,
          le guerre civili,
          i prati di cemento.
          Tollero i fiori
          sparsi a cerchio
          sulle tombe.
          Tollero le messe
          e le industrie.
          Tollero il pane raffermo,
          le vie chiuse.
          Tollero
          il grillo parlante,
          il cane bianco e la neve.
          Tollero questo inverno
          interminabile,
          questa glaciazione sociale,
          questa crisi finanziaria
          e morale.
          Tollero il nucleare,
          la pace temporanea
          e la sete di vendetta.
          Tollero,
          fin che ci sarà da tollerare.
          Composta giovedì 14 marzo 2013
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            Scritta da: Nelson

            Ricordi internazionali

            Una bibita americana
            Scende nella mia gola.
            Indosso un vestito italiano
            mentre piango
            in un giardino greco,
            ripensando a paesaggi irlandesi,
            stagliati nella mia mente
            come ombre cinesi
            sul muro antico, romano.
            Una canzone spagnola
            riempie le mie orecchie,
            mentre fumo dell’erba olandese.
            Un viandante arabo
            passa veloce oltre la siepe,
            oltre i miei ricordi
            di vacanze africane,
            feste londinesi
            e baci alla francese.
            Una ragazza svedese balla
            nella mia mente consumata,
            dalla guerra punica
            tra fegato e cervello,
            dalla birra tedesca
            e la vodka russa.
            Una piramide di emozioni,
            un deserto di follie.
            Ho deciso che domani
            partirò per l’Egitto.
            Composta venerdì 17 agosto 2012
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