Uno sguardo di cielo,
vuoto di nuvole,
vuoto di voli,
scruta un enorme masso
che irrompe su increduli
chiome arboree.
Un imminente rotolio incombe,
già si preannuncia
la devastazione,
ma si innalza una barriera
di mani ad arretrare
l'assurda forza del nulla.
Mani azzurre di cielo
frenano lo scompiglio
delle onde che schiaffeggiano
le barche e le reti:
timori che si infrangono
sui massi erratici fino
a riemergere nei colori
di un sorriso di sole.
Con forza le onde si abbattono
contro il terraglio a stanare
antichi ricordi di fango e di grida.
Vorticose emozioni tracimano
dalla diga del silenzio
a reclamare respiri di presenza.
Fermatevi: sono in standby!
Avanzi il silenzio!
Voglio abbracciare il tempo caldo
in cui il cuore si scuoteva
alla brezza che increspava
quel noto sorriso
che amavo e temevo.
Un contorno sfumato
è la voce che accompagna
l'immutato sentire
di quel mistero
a cui il tempo s'inchina.
L'amore è un prato:
verde linfa che conserva
l'intensa fragranza
del magico divenire.