Poesie inserite da Gianluca Cristadoro

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Scritta da: Gianluca Cristadoro

Dissonanza

Suono,
la dissonanza,
in uno spartito di note
che corrono armoniche,
sempre uguali,
senza inizio né fine,
sodali e torbide,
il tono sgraziato
nel coro limpido di voci suadenti,
riverbero di sorrisi tristi,
di mura senza crepe,
di acque senz'onde,
del potere che si specchia
ammiccante.

Suono,
la litania allegra
del bosco in fiamme,
l'ululare del vento
irrispettoso che trancia rami secolari
che spazza
l'alveare laborioso,
il giardino curato
dall'immortale pretesa
superba.

Suono,
l'elogio sacro
del nulla
che attraversa vite
di anime in pena,
logore di brame
e trofei di terre bruciate.
Composta domenica 19 aprile 2015
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    Scritta da: Gianluca Cristadoro
    A te che sin da piccolo hai imparato a dire bugie per farla franca.
    A te che per farla a Franca hai detto che le bugie sono macchioline bianche delle unghie.
    A te che leggi il bugiardino e ti senti colto, colto... colto dalla voglia di buttar via la scatola delle medicine.
    A te che un giorno il babbo diede dei burattini e disse: "questi un giorno saranno persone... Comincia a fare pratica...".
    A te che ti diverti a giocare con la gente più di un bimbo con i suoi balocchi.
    A te che hai pensieri barocchi e una vita lineare.
    A te che ha una vita circolare e vigili su tutti tranne che su te stesso.
    A te che porti con disinvoltura i tuoi 30 kg di troppo.
    A te che vai al galoppo e per perdere 30 kg non bevi lo sciroppo.
    A te che ti fai sciroppare qualunque cosa perché guardi alla vita con occhi incantati.
    A te che prima o poi dal tuo mondo incantato finirai all'incanto.
    A te che hai bisogno di fuga.
    A te che sei malizioso e leggi una cosa per un'altra.
    A te che ti senti un Re respirando a pieni polmoni dall'alto di una cima.
    A te che non sei una cima, ma che per sentirti Re ti basta l'abbraccio dei tuoi bimbi...
    a te, sì proprio a te..., vorrei dire tante cose, ma non mi vengono le parole e, con ossequio, preferisco tacere.
    Composta martedì 4 novembre 2014
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      Scritta da: Gianluca Cristadoro

      Io e il nulla

      Talora il nulla mi pervade, riempiendo di leggerezza le mie intenzioni.
      Ne assaporo l'inebriante densità, il vacuo respiro di vita, la forza ispiratrice che sola corrobora la volontà e spinge all'azione.
      Io e il nulla ci capiamo al volo, come due vecchi amici che si confidano segreti inauditi.
      Il nulla mi attraversa senza far rumore, si sofferma, soltanto, per elargire un sorriso che regala speranza e che sa di eternità.
      Composta mercoledì 22 ottobre 2014
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        Scritta da: Gianluca Cristadoro

        Il mondo dei bambini

        Bello è il mondo dei bambini
        che sian tristi o sian felici
        che sian soli o con gli amici.

        Bello è il cuore dei bambini
        che sian stanchi o sempre in piedi
        tu li guardi e poi ti chiedi
        se sian angeli o creature,
        satanelli o anime pure.

        Bello è il mondo dei bambini
        che abbian voglia di studiare
        o con gli occhi lì a sognare.

        Bello è il volto del bambino
        quando impara a far di conto
        o ti implora a notte tarda
        di rileggere un racconto.

        Belli gli occhi del bambino
        tu lo guardi e poi ti siedi
        niente affanni, né rimedi
        potrai mai trovare ai dubbi
        sia di oggi che di ieri.

        Poi la testa china levi
        e lo sguardo volgi avanti
        coi ricordi un po' all'indietro
        gli sorridi e con lui canti.
        Composta venerdì 10 ottobre 2014
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          Scritta da: Gianluca Cristadoro

          I doni delle stelle

          Le stelle non stanno a guardare
          ma ascoltano il grido muto degli insonni.

          Le stelle voltano le spalle al frastuono del giorno
          e sorridono al volto angelico dei bimbi
          nelle notti rischiarate dai loro sogni ingenui.

          Le stelle soffrono del dispiacere del cielo, padre impotente
          e si donano agli amanti in nome dell'amore.
          Composta sabato 4 ottobre 2014
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            Scritta da: Gianluca Cristadoro

            I segreti della notte

            La notte veglia il mio corpo inerte,
            m'apre la porta alla sua galleria d'arte,
            tenebre adornate da lampi accecanti,
            forme acromatiche plasmate da utopie confesse,
            danzanti incorporee in sospensioni surreali.

            Desideri seppelliti dalla coltre della ragione,
            pulsioni oniriche nella memoria impresse,
            frenesia di immagini fluide e fuggenti.

            Freni che inibiscono fantasie di intenti
            di un io impenitente che annega
            nella rinuncia al volere
            e si lascia trasportare
            da forze oscure e suadenti.

            D'incanto si schiudono
            al chiarore dell'alba
            e riconsegnano alla vita
            il simulacro in bianco e nero
            di quell'esistenza.
            Composta lunedì 29 settembre 2014
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              Scritta da: Gianluca Cristadoro

              Amore e dramma

              Tremo alla vista impietosa del suo sorriso.
              Ferita che lacera e mi abbraccia l'anima.
              Le parole fluttuano, amiche di sempre,
              consolazione inattesa di passi logori,
              delle tenebre di pensieri annodati,
              del mare di intenti disattesi,
              dell'inquieto agitarsi di un ego irrisolto.
              Ho visto un uomo piangere nel letto del fiume.
              Ho visto un padre implodere le lacrime del dramma
              atroce della sua bambina, che lo guarda e lo ama,
              di un amore infinito, privo di sensi, immortale.
              Composta martedì 16 settembre 2014
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                Scritta da: Gianluca Cristadoro

                Espressamente dall'Oriente

                Conosco un mongolo fiero di volare alto.
                Conosco un tale del Giappone che già pone la questione
                se sia meglio il sol levante od il sole sollevare
                e diretto dritto a Tokyo ozia con i suoi quesiti
                e rimane fermo a Kyoto.
                So che c'è in Cina un tipo di Brindisi che si fa mandare lì
                solo per esercitarsi nello sport suo preferito.
                Conosco un cantante di Singapore che cantava solo amore
                ma privato delle forze è sparito nel vapore.
                Conosco un vietnamita che a Giakarta faceva l'eremita
                e da tanto non scriveva: non aveva la matita.
                Conosco un birmano che dava la mano
                al suo amico cambogiano ed insieme andavano a Bali
                a gustarsi un piatto di orecchiette.
                A Bangkok c'è un Tailandese abile sulla tela
                come Van Gogh quel noto tale olandese.
                Sulle rive del Gange c'è un indiano che piange
                ma fa finta di niente, del passato e del presente.
                Sul futuro pure non si esprime
                anche perché per oggi ho finito le rime.
                Composta lunedì 8 settembre 2014
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