Poesie inserite da Gianluca Cristadoro

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Scritta da: Gianluca Cristadoro

E sia

E sia
un tempo
per rasserenar lo spirito,
un luogo dove incontrar la luna
e chiederle di farsi cullare
in una notte ammantata di sogni e desideri.

E sia
un tavolo
in cui incrociare i calici
di amici che non se ne vogliono andare,
un prato dove corre felice la fantasia
di un bambino.

E sia
un cielo che incantato sto a guardare
mentre sfoglio le pagine dei ricordi
e viaggio in avanti
trovando il senso
di ciò che non capivo,.
Composta domenica 31 maggio 2015
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    Scritta da: Gianluca Cristadoro

    Miraggio

    Scrivo, sbuffo a mi diverto
    sudo e bevo nel deserto.
    Ma da lungi v'è un miraggio
    una palma e un cocco fresco
    non è pane col formaggio
    e a rialzarmi non riesco.

    Ma è un miraggio per l'appunto
    sotto al sole ancora fremo
    dalle vespe vengo punto
    e all'istante tutto tremo.

    Svengo a terra tramortito,
    la preghiera e un sacro rito
    mi ritrovo ad officiare
    senza aver neanche un altare!

    Dentro a un sogno son finito
    con la papalina in testa
    paramenti indosso a festa.

    Non può esser, non è vero
    non è questo il mio destino
    per scoprir dov'è il mistero
    mi trasformo in un mastino.

    Vo ringhiando a destra e a manca
    ma la cosa già mi stanca.

    Una luce mi ridesta,
    veste bianca e un po' scollata.
    Nascon grilli per la testa.
    È creatura assai dotata!

    Non ricordo la molestia
    cui costrinsi quella bestia
    per mutarsi in un Adone
    che alla bella ben si pone.

    Ma una cosa in mente ho ancora,
    giunto tosto sul più bello
    un frastuono che perfora
    il mio povero cervello.

    Chi ha comprato quella sveglia?
    È il mio dolce amore che
    mentre son tra sonno e veglia
    preparato mi ha il caffè.
    Composta giovedì 21 maggio 2015
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      Scritta da: Gianluca Cristadoro

      Maschere

      Giocavo ad intristirmi con la maschera della giovinezza.
      Nulla intaccava l'ironia e la forza che a tutto rimediavano.
      Ma poco alla volta le maschere lasciano il segno
      e ci assomigliano, mentre il fuoco rimane vivo per combattere.
      E ne indossiamo un'altra, allegra e irriverente,
      mentre ricuciamo gli strappi e leniamo le ferite.
      Composta mercoledì 20 maggio 2015
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        Scritta da: Gianluca Cristadoro

        L'alfabeto capriccioso

        A ci aprì la porta a lettere e parole
        B le fece scorta e furono due sole
        C le vide insieme e dopo starnutì
        D gli diede i dadi e poi lo compatì
        E si mise in mezzo e tutte ricongiunse
        F fece festa e un po' di fumo aggiunse
        G giocò di giorno e a sera riposò
        H restò muta ma a notte fonda urlò
        I trovò un imbuto e stretta scese giù
        L come Luna le vide da lassù
        M dalla mamma a casa volle andare
        N disse "No!" neanch'io voglio restare
        O fu assai sorpresa e tutte e due fermò
        P con la sua pappa gaudente si beò
        Q vi appese un quadro e quello non quadrava
        R dalla rupe giu giù si rotolava
        S silenziosa sul suolo su a strisciare
        T che tutti a tavola voleva per brindare
        U portò un po' d'uva e d'olio poi si ungeva
        V di venti veli vestirsi si voleva
        Z con la zebra al fin zuzzerellò.
        Composta sabato 16 maggio 2015
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