Le migliori poesie inserite da Gianluca Cristadoro

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Scritta da: Gianluca Cristadoro

Natale

Attendere ti fai come una sposa,
sapendolo il mio cuor sereno aspetta
prezioso come petali di rosa
soave come i fiocchi della vetta.

Pian piano ti avvicini silenzioso
Il tempo di lasciar per dote amore
a terre e genti un tepido candore
magia donando all'animo dubbioso.

Natale, ti ricordo quelle notti
ingenue le mie veglie di fanciullo
che nella fantasia i ricordi cullo
né il tempo né l'età ha ancor corrotti.

L'immagine del Babbo col pastrano
che rosso come il fuoco tutto infiamma
sentire mi faceva inquieto e strano
cercando poi conforto dalla mamma.

Ma la mattina dopo era una festa,
il cuore palpitante e incuriosito,
pensieri che frullavan per la testa
e lo scartar dei doni atteso rito.

Da allora di natali ho visto andare
ma poi immancabilmente ritornare
a rinnovare gioie e fratellanza
e al mondo intero dare la speranza.
Composta mercoledì 23 ottobre 2013
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    Scritta da: Gianluca Cristadoro

    Il pazzo sapiente

    C'era un pazzo stamani sul treno,
    la lingua spiegata e senza alcun freno
    I pensieri morbosi legati da un filo
    la storia di drammi vissuti all'asilo
    tormento di giorni passati a picchiare
    la testa sul muro cercando l'amore.
    L'amore sottratto al cuore di un bimbo
    che vita e speranza mai vide e l'assenza
    d'affetto materno sognando l'essenza.
    Prostrata la mente a membra ancor vive
    Addita la gente di colpe inaudite.
    Ma in quei suoi discorsi vaghi e stravolti
    tocca sul vivo la storia di molti.
    Composta mercoledì 23 luglio 2014
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      Scritta da: Gianluca Cristadoro

      Il gattino ritrovato

      Un gattino senza padrone
      sotto un cespuglio pensò alle persone
      con cui viveva fin' al giorno prima
      ed ecco qui che faccio la rima.

      Si ritrovò senza più casa
      senza nessuno a cui fare le fusa.
      Ma poi un gran pianto lo colse a sorpresa
      finché una cosa del tutto inattesa
      avvenne un giorno
      che la tristezza
      tolse di torno
      e gli diede gaiezza.

      Un bel bambino venne a trovarlo.
      Mi pare che il nome di lui fosse Carlo.
      Si intenerì non poco alla vista
      di quel gattino chiedendo all'autista
      di prenderlo a bordo della limousine
      brindando all'evento un allegro cin cin.

      E fu così che quel gattino
      ricominciò dal primo mattino
      a far le fusa al suo nuovo padrone
      dimenticando quelle altre persone.
      Composta sabato 26 luglio 2014
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        Scritta da: Gianluca Cristadoro

        Espressamente dall'Oriente

        Conosco un mongolo fiero di volare alto.
        Conosco un tale del Giappone che già pone la questione
        se sia meglio il sol levante od il sole sollevare
        e diretto dritto a Tokyo ozia con i suoi quesiti
        e rimane fermo a Kyoto.
        So che c'è in Cina un tipo di Brindisi che si fa mandare lì
        solo per esercitarsi nello sport suo preferito.
        Conosco un cantante di Singapore che cantava solo amore
        ma privato delle forze è sparito nel vapore.
        Conosco un vietnamita che a Giakarta faceva l'eremita
        e da tanto non scriveva: non aveva la matita.
        Conosco un birmano che dava la mano
        al suo amico cambogiano ed insieme andavano a Bali
        a gustarsi un piatto di orecchiette.
        A Bangkok c'è un Tailandese abile sulla tela
        come Van Gogh quel noto tale olandese.
        Sulle rive del Gange c'è un indiano che piange
        ma fa finta di niente, del passato e del presente.
        Sul futuro pure non si esprime
        anche perché per oggi ho finito le rime.
        Composta lunedì 8 settembre 2014
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          Scritta da: Gianluca Cristadoro
          A te che sin da piccolo hai imparato a dire bugie per farla franca.
          A te che per farla a Franca hai detto che le bugie sono macchioline bianche delle unghie.
          A te che leggi il bugiardino e ti senti colto, colto... colto dalla voglia di buttar via la scatola delle medicine.
          A te che un giorno il babbo diede dei burattini e disse: "questi un giorno saranno persone... Comincia a fare pratica...".
          A te che ti diverti a giocare con la gente più di un bimbo con i suoi balocchi.
          A te che hai pensieri barocchi e una vita lineare.
          A te che ha una vita circolare e vigili su tutti tranne che su te stesso.
          A te che porti con disinvoltura i tuoi 30 kg di troppo.
          A te che vai al galoppo e per perdere 30 kg non bevi lo sciroppo.
          A te che ti fai sciroppare qualunque cosa perché guardi alla vita con occhi incantati.
          A te che prima o poi dal tuo mondo incantato finirai all'incanto.
          A te che hai bisogno di fuga.
          A te che sei malizioso e leggi una cosa per un'altra.
          A te che ti senti un Re respirando a pieni polmoni dall'alto di una cima.
          A te che non sei una cima, ma che per sentirti Re ti basta l'abbraccio dei tuoi bimbi...
          a te, sì proprio a te..., vorrei dire tante cose, ma non mi vengono le parole e, con ossequio, preferisco tacere.
          Composta martedì 4 novembre 2014
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            Scritta da: Gianluca Cristadoro

            Fila-Strocca

            Filastrocca che non dice niente
            pensata apposta per tutta la gente
            che grida e che sbuffa
            ch'azzanna e s'azzuffa.

            Filastrocca che niente sa dire
            a tutta la gente che vuole partire
            che piange e che finge
            che falsi sorrisi sul volto dipinge

            Filastrocca di senso priva
            che già se ne va non appen'arriva.
            Composta venerdì 4 gennaio 2019
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              Scritta da: Gianluca Cristadoro

              Poeta

              Ti ho visto, sul letto di morte steso,
              lo sguardo volto al cielo e gli occhi chiusi
              il volto scavato e pallido da amor consunto e vinto.

              Prostra del mondo il triste affanno
              gli odori di muschio e alloro, stille di vita antiche.

              Inchiostro e pensieri arditi, contrappunto
              al nero tormento di spirto dolente e lieve.

              Memoria di genti, eterno riscatto e vacuo
              il verso tuo sospeso incanto.
              Composta venerdì 14 febbraio 2020
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                Scritta da: Gianluca Cristadoro

                I segreti della notte

                La notte veglia il mio corpo inerte,
                m'apre la porta alla sua galleria d'arte,
                tenebre adornate da lampi accecanti,
                forme acromatiche plasmate da utopie confesse,
                danzanti incorporee in sospensioni surreali.

                Desideri seppelliti dalla coltre della ragione,
                pulsioni oniriche nella memoria impresse,
                frenesia di immagini fluide e fuggenti.

                Freni che inibiscono fantasie di intenti
                di un io impenitente che annega
                nella rinuncia al volere
                e si lascia trasportare
                da forze oscure e suadenti.

                D'incanto si schiudono
                al chiarore dell'alba
                e riconsegnano alla vita
                il simulacro in bianco e nero
                di quell'esistenza.
                Composta lunedì 29 settembre 2014
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