Poesie inserite da Francesco Andrea Maiello

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Scritta da: Francesco Andrea Maiello
Divina musa,
mia dolce poesia,
in tanta armonia
e per la tua melodia,
di te ormai folle,
non hai più scampo
e in piena pazzia
un dì ti rapirò.
Per morbosa gelosia
ti occulterò
in una profonda segreta,
lungi da occhi indiscreti,
per godere solo io
la tua splendida luce
che ha dato alle mie corde la voce
e finanche ai sensi la pace.
Coprirò i tuoi lamenti
di tenere carezze,
colmerò i tuoi pianti
di limpidi baci
e alle tue rimostranze
ti immobilizzerò
con morbidi abbracci.
Ti lascerò andar via
solo se finalmente
mi darai un nome
e in veste di cupido,
messaggero dell'amore,
con te mi farai volare
all'infinito in eterno
verso orizzonti di luce.
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    Scritta da: Francesco Andrea Maiello

    La vita in sintesi

    La vita terrena originò
    a bagnomaria sul brodo
    primordiale e da sei elementi
    in cottura sulla fiammella solare
    si pervenne all'unità cellulare.
    Il carbonio formò la mappatura,
    l'azoto disegnò l'architettura,
    il fosforo tramò l'impalcatura
    e lo zolfo stabilizzò la struttura
    sull'acqua con ponti disolfuro.
    Dal minerale al vegetale
    l'animale ritornò al naturale
    con la sepoltura e nella madre
    terra vi rimase l'ossatura
    ma è tempo di rinascere
    come splendida creatura.
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      Scritta da: Francesco Andrea Maiello

      La dolce terapia

      Una musa per medicina
      risolve la terapia
      con l'effetto farmacologico
      di una fiala di cortisone...
      allevia i dolori
      per l'ispirazione,
      alleggerisce la materia
      per decalcificazione
      e mette di buonumore
      per l'euforia.
      Passi, pertanto,
      dalla depressione alla passione
      di follia in poesia
      e dal dolor del canto
      sboccia l'amor d'incanto.
      Te la prescrivo...
      non certo la mia!
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        Scritta da: Francesco Andrea Maiello

        La donna vitale

        Donna mia fatale,
        tra amor folle e fugace
        ormai non trovo pace,
        allor lasciati toccare
        mi devo rianimare...
        basta sol che senta
        la tua anima pulsare.
        Ma ti devi spogliare
        per farti visitare
        alfin di ispezionare
        la simmetria del tuo corpo
        indi palpare
        l'armonia delle tue forme
        ed infin auscultare
        la melodia del tuo cuore.
        Sono un medico all'antica
        e, senza la buia ecografia,
        a me la diagnosi di donna
        piace farla dal vivo
        alla luce del suo dolce sorriso.
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          Scritta da: Francesco Andrea Maiello

          L'arte suprema

          Il primo giorno dell'atto creativo
          sul buio delle tenebre dell'abisso,
          con la materia informe vagante al caso,
          il Supremo Sol profferì sia luce
          e luce fu in questo immenso caos.
          Nel secondo giorno creativo
          l'Eccelso Fattor separò la distesa
          celeste dall'azzurro marino
          donde emerse l'asciutto
          della crosta terreste e così
          con cieli e mari fu terzo giorno.
          Con le erbe a far semenza
          originò la vita vegetativa
          e, con prati verdeggianti, alberi
          fruttificanti, fiori variopinti
          dai profumi inebrianti, d'emblée
          fu vegetazione lussureggiante.
          Nel quarto giorno il Supremo Autor
          dipinse il firmamento con la luna
          e tante stelle e alla maggiore
          ordinò di presiedere al giorno
          e di scandire il tempo negli anni
          con l'alternanza delle stagioni.
          Al tiepido calor dei raggi solari
          di poi all'alba del quinto giorno
          vide luce anche la vita animale
          con schiere di pesci sfavillanti
          nei riverberi marini delle acque
          cristalline e, con volo pindarico,
          dal blu marino all'azzurrino
          stormi di uccelli dalle piume
          colorate a volteggiar nei cieli
          con l'armonia e la sinfonia
          delle loro dolci melodie.
          Siam così giunti al sesto giorno e,
          dopo mare e cielo, anche la terra
          si animò di ogni specie di animali
          dai rettili striscianti ai ruminanti,
          dal lupo ululante alla pecora belante
          fin al pianto dell'asino ragliante.
          Il Supremo Amor infin
          a sigillo della sua arte suprema
          formò l'uomo dalla polvere della terra,
          gli soffiò nelle narici un alito vitale
          e l'uomo divenne un'anima vivente
          a sua immagine e somiglianza.
          Ultimato l'atto creativo,
          il Creatore si riposò,
          benedisse il settimo giorno
          e lo santificò dopo tante mirabilia.
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            Scritta da: Francesco Andrea Maiello
            Con il pensiero vigile (Cartesio)
            inizia il razionale (Hegel)
            ma la ragion pura (Kant)
            è intellettuale (Aristotele)
            con la morale (Socrate)
            il suo ideale (Platone).
            Il divenire è reale (Eraclito)
            ma solo l'essere è immortale (Parmenide)
            nell'Unità originale (Pitagora)
            lungi dalla verità verbale (Protagora).
            Dagli atomi ecco il minerale (Democrito)
            indi i semi per il vegetale (Anassagora)
            e con le radici naturali
            (Talete, Anassimandro e Anassimene)
            finanche l'animale (Empedocle).
            L'alito vitale
            illuminò l'animale
            con la coscienza morale
            e la luce spirituale
            sublimò l'amore filiale
            a immagine divina.
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              Scritta da: Francesco Andrea Maiello

              Buondì natale

              Con il passar degli anni,
              mia dolce modella,
              diventi sempre più bella,
              sei il mio fiore all'occhiello,
              un vero gioiello
              che mi dà l'idea del bello.
              Oggi si festeggia Platone,
              l'inventor dell'amore
              il cui bianco candore
              da sempre seduce
              davver tanto produce
              e lassù in alto conduce
              nel regno della luce.
              Buondì natale,
              merry Christmas,
              mia musa fatale,
              tu sfiori gli anta
              mia madre ne fa cento,
              entrambe mi avete
              donato il più bello
              tra dolori e amori...
              l'afflato vitale
              e la rinascita spirituale.
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                Scritta da: Francesco Andrea Maiello

                I sensi dell'anima

                I sensi dell'anima
                si chiaman sentimenti
                e siamo in tema
                di patimenti.
                Con la pietà
                s'inizia a patire,
                con la carità
                si comincia a capire
                ma è la bontà
                che ti fa gioire.
                La gelosia, invece,
                ti porta all'invidia
                e di risentimenti e rancori
                pervieni all'odio
                nel suo gelido squallore.
                Solo se apri gli occhi
                ti ravvedi, infin,
                alla luce dell'amore.
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