Poesie inserite da margherita1

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Scritta da: margherita1

Neve

C'è odore di buono
stasera in cucina,
dietro i vetri
la nebbia
bianca come carta velina
ho acceso i l fuoco
per scaldare la la stanza
ma senza te non ho
caldo abbastanza.
metto sul tavolo piatti,
bicchieri e posate,
quante settimane
sono passate?
poso sul tavolo
un ramo di pino
il Natale è ormai vicino,
ho messo nel letto
lenzula di lino
bianchi cuscini
caldo piumino,
aspetto di sentire fuori
un rumore forse il rombo
del tuo motore,
accendo il lume come
tutte le sere
mentre scende piano
bianca la neve.
Composta mercoledì 21 dicembre 2011
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    Scritta da: margherita1

    Genesi

    La donna perse la sua reputazione
    quando Eva con un gesto di ribellione
    volle assaggiare quel frutto a lei proibito,
    pur non avendo legalmente un marito.
    La tentava assai quel serpentello
    in tutto l'Eden non c'era niente di più bello,
    che colpa aveva quel povero Adamo
    se Eva provocando gli forzò la mano?
    Ottobre era ormai alle soglie quando
    ad Adamo ed Eva caddero le foglie
    e dopo un'insana notte di passione
    ecco arrivar dal Cielo la giusta punizione,
    "del peccato originale ti sei macchiata
    dovevi rimanere una costola illibata,
    raccogli dunque le tue foglie
    partorirai tra atroci doglie".
    E fu così che Eva pagò l'errore
    di credere nell'uomo e nell'amore.
    Composta martedì 20 dicembre 2011
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      Scritta da: margherita1

      Nero

      Nero d'inchiostro sotto il cielo stellato
      mi sento sola come un cane abbandonato
      nero d'inferno quando ho gridato
      l'hò preso a schiaffi, gli ho sputato
      nero corvino i suoi lunghi capelli
      tacchi a spillo, fianchi snelli
      nero l'abisso quando li ho spiati
      baciati, dietro un'angolo appartati
      Nero di morte è la disperazione
      quando ho capito che avevo ragione.
      Composta giovedì 15 dicembre 2011
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        Scritta da: margherita1

        Rosso

        Ho comprato un maglione rosso di lana
        rossa la bocca e pure la sottana
        ho laccato le unghie di rosso vermiglio
        per soffocare l'ennesimo sbadiglio
        ho raccolto i capelli di rosso tiziano
        lo aspetto seduta sul rosso divano
        rosso è il mio cuore che gronda d'amore
        rosso scarlatto diventa il mio viso
        quando ripenso al quel paradiso
        è porpora rossa la mia voglia
        quando mi guarda, mi bacia, mi spoglia
        rosso calore è il tramonto di sera
        mentre una lacrima si dispera
        è rosso sangue mentre l'aspetto invano
        sempre seduta sul rosso divano.
        Composta giovedì 15 dicembre 2011
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          Scritta da: margherita1

          Tempo fà

          I ricordi come bolle di sapone
          si librano nell'aria e torna la mente
          a raccontare la storia di bimbi.
          Quando l'inverno ci raccoglieva
          al caldo della stufa profumata d'arance,
          la calda cucine ci radunava intorno
          al piatto fumante,
          i giochi fatti dal nulla, la noia
          delle giornate piovose,
          le finestre socchiuse d'estate
          al tramontar del sole,
          la radio raccontava le sue storie
          e i bambini tiravano l'ora del sonno.
          La notte ci aspettava nel letto freddo
          mentre rannicchiati al caldo del corpo,
          la mano leggera e il bacio tiepido
          si posava sulla guancia addormentata,
          la sveglia con il suo ticchettio
          accompagnava il sonno dei bimbi
          mentre da fuori i rumori tacevano
          in attesa di un nuovo giorno e
          un nuovo gioco.
          Composta venerdì 30 dicembre 2011
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            Scritta da: margherita1

            Anna

            Com'era bella nonostante la guerra
            la sua figura elegante
            si stagliava nella via delle povere case,
            tra le onde dei capelli lo sguardo attento
            sembrava guardare cose che nessuno vedeva.
            Le mani bianche da pianista trapassavano
            tele che al suo tatto diventavano fantasie,
            e l'arte che spingeva forte da dentro
            trasformava ogni pensiero in fatto,
            Lo sguardo pulito di chi guarda il mondo
            con l'indulgenza dei buoni,
            la mano sulla fronte sapeva guarire,
            la parola dell'umile che insegna.
            Anna palindromo perfetto
            nessun altro nome poteva esserti dato
            per conferma alla tua assoluta coerenza.
            Là oggi al centro del mondo
            conservi intatto tutto il tuo essere stata.
            Lo sguardo di miele ancora si posa,
            il canto leggero di ogni parola,
            il tempo che allora si è fermato
            continua costante, operoso e sospeso
            tra ricordo e presenza e oggi come allora
            ancora la tua mano si posa sulla fronte
            a guarire ogni male e dolore come un suono
            che da lontano accompagna i miei pensieri.
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