Poesie inserite da Ejay Ivan Lac

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Scritta da: Ejay Ivan Lac
Toccherò la tua pelle, come quando il fuoco danza leggero scaldando ogni superficie.
Quel pulsare dentro di me, che mi spinge verso quella voglia di baciare ogni parte del tuo morbido corpo, come calde gocce di miele che scivolano su ogni tua forma.
Aprirò le tue gambe, come il vento che si infila eccitato tra gli alberi, ho voglia di far esplodere ogni tuo piacere, ogni parte del mio cuore...
Toccare quei limiti che altri si vergognano di sfiorare.
Composta domenica 16 giugno 2019
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    Scritta da: Ejay Ivan Lac

    Meravigliosa Creatura

    Soffice, delicata, un cespuglio di pelo nero brizzolato. Meravigliosa creatura, spettacolare anima che sei entrata nelle nostre vite, facendoci sorridere anche quando non ne avevamo voglia.
    Eri speciale, una piccola cagnolina sempre in cerca delle sue coccole quotidiane. Era stupendo vederti gioire quando ti portavamo un gioco nuovo, riempivi i nostri corpi di fiori, di simpatia, facendoci stare bene.
    Hai fatto il tuo percorso, hai vissuto la tua esistenza, quel momento in cui te ne stavi andando, graffiava nelle nostre anime, faceva male, fa male ancora ora. Non c'è momento in cui riesca a smettere di pensarti, non avrò più il tuo pelo da stringere e tenere tra le braccia quando sarò triste, non potrò più sentirti vicino al mio letto, mentre aspetti il mio risveglio.
    Non ci sarà più, il tuo abbaiare per la casa, il suono dei tuoi giochini di gomma, le lamentele quando avevi fame, e le tue corse frenetiche di felicità, quando rincasavamo.
    Ora dormi felice e rilassata, anche se hai lasciato un buco nel cuore, io ti terrò sempre stretta, guarderò le tue foto, e ti ringrazierò, perché i tuoi occhi mi hanno insegnato ad essere forte e coraggioso, proprio come te, che hai lottato per vivere il più possibile.
    Solo perché avevi paura di farci soffrire.
    Composta lunedì 13 maggio 2019
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      Scritta da: Ejay Ivan Lac

      Piccoli sognatori

      Eravamo bambini, piccole creature che giocavano ad essere dei super eroi, nella speranza di poter imparare a volare, da grandi.
      Bambini che non conoscevano la vita, non conoscevano il mondo, ma tenevano la loro esistenza ancorata alla fantasia, quella fatta di cartoni animati e di giochi all'aria aperta.
      Eravamo bambini, senza lacrime, senza dolori, senza paure né ferite, eravamo quelle anime non contaminate dalla società, dal sistema.
      Occhi che guardavano con il cuore, sguardi che penetravano nelle persone, si piangeva per un giocattolo, si piangeva per un dolce, si piangeva... perché si voleva stare insieme, con gli amici, con i genitori...
      Ora siamo più grandi, e piangiamo, per quel tempo che non verrà più.
      Composta giovedì 9 maggio 2019
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        Scritta da: Ejay Ivan Lac

        Ogni giorno

        Ogni giorno ci svegliamo, guardiamo il sole che sorge, le nuvole che si spostano con quel vento, che la natura spinge attorno alla nostra esistenza.

        Ogni giorno, lottiamo, con quelle rocce che colpiscono i nostri corpi, quelle rocce che ci fanno male, che lasciano i lividi sotto la pelle. Se li sfiori fanno male, gridi, piangi, ma continuiamo a lottare.

        Noi che crediamo al possibile dell'impossibile, noi, che camminiamo a testa alta tra la folla, noi, ogni giorno, che respiriamo l'aria che ci porta via lontano da questo mare di pietre, senza mai morire, senza mai cedere, raggiungeremo quel tramonto e quell'alba che solo i coraggiosi potranno vedere, asciugando il sangue delle ferite, le lacrime dei tormenti e i pensieri maledetti.
        Composta mercoledì 24 aprile 2019
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          Scritta da: Ejay Ivan Lac

          Anime Gemelle

          Forse, ogni volta che il sole si alza e si abbassa, io e te, chiudiamo gli occhi nello stesso momento.
          Forse, non ci siamo mai visti, o magari abbiamo condiviso lo stesso posto, o gli stessi luoghi.
          Forse, abbiamo incrociato i nostri sguardi, senza sapere nulla di noi, tornando a casa, avvolti dai nostri pensieri, dalle nostre ombre, dalle nostre lacrime.
          Forse, abbiamo incontrato le stesse persone, visto lo stesso film in quel preciso istante, mentre il tempo sincronizzava le nostre esistenze.
          Sarebbe fantastico, se in un giorno qualunque, i nostri percorsi potessero incrociarsi, guardare il tuo viso e capire che sei tu, quell'anima che cerco da tempo, e se solo potessi finalmente sfiorare il tuo viso, come una foglia leggera che percorre un velo di seta, potrei tenerti stretta tra le braccia, colmando quel vuoto e buio, che circonda le nostre vite, le nostre strade, i nostri sogni.
          O forse, continueremo a camminare, senza mai conoscerci, ci lasceremo andare con qualcosa di diverso, senza mai aver avuto l'opportunità di scriverci una buonanotte, un buongiorno, tenerci per mano e giocare con le dita, mentre i cuori si avvolgono in quel abbraccio che dura da secoli...
          Forse, leggerai queste parole, e potremmo provare a cercarci.
          Forse.
          Composta domenica 21 aprile 2019
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            Scritta da: Ejay Ivan Lac
            Se la luna avesse il tuo stesso sguardo,
            credo che il mondo si innamorerebbe di lei,
            potrei dormire di giorno e stare sveglio la notte,
            per guardarla negli occhi,
            a pensarci sento il sangue scorrere nello stomaco,
            a pensarci...
            ogni battito diventa un pulsante che attiva scosse elettriche.

            Scosse che affannano il respiro,
            e distraggono ogni mia azione,
            verso pensieri oltre mare,
            come un raggio di sole che attraversa l'oceano
            e raggiunge quelle zone troppo lontane...
            per essere scaldate!
            Composta giovedì 19 maggio 2016
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