Poesie inserite da Alessandro Mancini

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Scritta da: Alessandro Mancini

Inizio

Sorgo,
nuovamente.
Senza dei e senza rimpianto,
culto a me solo noto.
Da levantine vette m'alzo, su scheletri di torrenti
e creste di acque inquiete balzo,
matido erpice usurato, a smuovere zolle di speranza.
Prendo quota goffamente, nell'eco di stelle fuggite via
non mi do pace.
Erro per i tratturi del giorno, mi soffoca questo sudicio giogo,
affresco di colori e dolori
seminati con cura per far fiorire cipressi.
Che senso ha tutto questo splendere?
Quando la notte è già in agguato,
a cosa serve inseguire l'orizzonte?
Rifletto,
non solo la luce.
Scaglio dardi sottratti alla faretra di Dio e
scaldo talami di fortuna ancora lerci di piacere.
Sorgo
Nuovamente...
e mi maledico.
Composta venerdì 28 dicembre 2012
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    Scritta da: Alessandro Mancini

    Minimocomunemultiplo

    Minimo,
    nato a Multiplo,
    Comune di...
    Non ricordo con precisione,
    in una stalla o in un castello
    in mezzo al mare
    tra cenere di bivacchi.
    Amnesia temporanea,
    desiderio di dimenticare?
    Troppo semplice così
    senza impegno.
    In pegno un'esecrabile socialità,
    falsa attitudine al servilismo.
    Minimo,
    residente a Multiplo
    poco comune di...
    Composta giovedì 27 dicembre 2012
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      Scritta da: Alessandro Mancini

      Trapassato prossimo

      Ma quale iattura,
      è il mio verbo!
      Coniugarlo alla Nera sposa
      in didattiche nozze con lode.
      Frode... se ci pensi,
      esclusiva certezza
      di un'intera esistenza
      scena ultima
      o madre
      di solenni rimpianti come prole.
      Conviene registrare ogni abbaglio
      rispettare il modo
      e la persona.
      Singolare?
      Plurale maiestatis Sig. Professore
      satellite in fuga dallo zodiaco.
      Io sono... tu sei... noi siamo
      tanti
      tanti peccati fa.
      Composta giovedì 27 dicembre 2012
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        Scritta da: Alessandro Mancini

        Mistico Ardore

        Connaturata attitudine al bene
        da tenebrose vie
        marcia
        silente, invisibile
        a conquistare il trono
        della desolazione.
        Funerea falce
        nell'infinito ventre
        oscilla sul capo
        dei condannati a vita.
        Proteggimi
        sacro Leone
        Mistico Ardore,
        lotta per me
        negli avamposti del Caos.
        Offro l'anima mia
        il porto più sicuro,
        divenga chiara
        la trama accuratamente celata.
        Chi di noi teme la follia?
        Composta venerdì 14 dicembre 2012
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          Scritta da: Alessandro Mancini

          io

          In corso d'opera
          un ponte progettato per sfidare il tempo
          ameno
          che unisca terra e cielo
          come una foto in bianco e nero.
          Sospeso... io
          sui crepacci del giudizio
          equilibrista autodidatta
          senza rete di protezione,
          in bilico tra istinto e una morale
          tra il giusto e il minor male.
          Io... pavido e indeciso
          avvezzo al rio gioco
          strucco il mio bel viso
          scherzando con il fuoco.
          Forse uno dei tanti
          in un mondo di pochi
          ad un passo dal diluvio universale
          comunque distante
          da ciò che può sembrare,
          forse un referente
          in lizza per un oscar
          nell'odio alla mortale gente
          Io... o... Dio!
          Composta mercoledì 5 dicembre 2012
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