Scritta da: Alba Gnazi

Notturni d'abbandono

Solfeggio la sensazione
(scioglimento, dispersione)
nell'incandescenza ritmica
del tuo tocco

a brandelli, in frantumi
il suono spira dalla veneziana
socchiusa sul mondo
che non parla quest'idioma
che non naviga la
geografia del tuo busto
che non mesce l'ebbro
vino del tuo sguardo

Io ti sento
In ogni ione
In ogni poro
In ogni sudato, stillante afrore

Tu Serpente, Farfalla, Angelo, Sciamano
Sorseggi le aromatiche
mie umide sponde
lasci sbocciare i miei capelli
alle radici dei tuoi fianchi
Dove inizio io? Dove finisci tu?
E dolcemente,
Ferocemente
Arpeggiamo
Notturni d'abbandono
In crescendo
In crescendo
e poi

Ad libitum.
Composta domenica 22 novembre 2009

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    Scritta da: Alba Gnazi
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

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