Scritta da: Natale Currò

Paleoafasia d'un poeta

Proprio adesso,
sulla morbida sabbia
ti strinsi a me,
sussurrando le poche
banali parole
che usano i timidi.
Non ti dissi nulla,
ma sentii, dopo secoli,
la delicata fragranza
del tuo corpo
che vidi ed amai
sotto le lucenti
cupole d'oro di s. Marco
quando, tornato vincitore
dalla guerra più sanguinosa
che Venezia avesse visto
io, mia bella amata,
ti feci regina.

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