Scritta da: vanes1964

Il sigillo

Questa notte, una spina bruna m'occlude il cuore
per quanto tempo m'avvelenerà il sangue
per quanto tempo l'addolcirà del tuo sapore...
finché giunga grecale a portarmi aromi antichi
imprigionati nel sorriso di Madonna bruna

Questa notte mi è giunto il soffio del Sud
mi ha scaldato le tempia, mi ha crocifisso al rimpianto
Il soffio caldo sfuggito da una lettera...
le tue lacrime disciolte nell'inchiostro
il tuo respiro profumato di limoni e cioccolate
e frasi antiche sussurrate all'ombra del glicine peccaminoso

Erano le campane il marchio della festa...
qui le campane parlano una lingua straniera
m'hanno rubato la melodia delle estate indolenti
a tuffarci in sogni impossibili, ad assaporare
il frutto della tua dolcezza

Ma un giorno traverserò l'Oceano
uccello migratore sul filo del vento
mi poserò sul bianco di calce, dove il mare
riflette la carezza serena che ci cullava bambini

Un giorno, vedrai il gabbiano annunciare
il ritorno dello straniero che ora piange
sulla riva opposta dell'Oceano

Non scrivermi più, non scrivermi parole tristi
mandami solo il tuo profumo
e l'impronta delle tue labbra
un bacio impresso di cioccolato amaro...
a sigillare il foglio e il mio respiro.

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    Info

    Scritta da: vanes1964
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

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