Scritta da: Emanuela Ingenito

In gabbia

È in gabbia la mia pelle che
Stilla rugiada e miele amaro.
Dietro le sbarre mi arrendo
e il mare è lontano, troppo
Per poterne gustare l'odore
e la terra che di sé mi nutrì
d'un tratto marcisce e sprofonda,
trema, s'agita e sprofonda ancora
schiacciata dal cielo che mai
così malvagio e pesante mi parve.
Ma nei tuoi occhi io posso salvarmi:
Tu, sola solida ancora della vita mia,
Sfuggi alle mani e alle ali del cuore.
Composta sabato 25 aprile 2009

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    Info

    Scritta da: Emanuela Ingenito
    Dedica:
    A tutte le persone che hanno riempito la mia vita d'amore e di sincerità.
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

    Commenti

    2
    postato da , il
    Veramente bella :-)
    1
    postato da , il
    Wow senza fiato....complimenti

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