Scritta da: Tommaso Mazzoni

Quando giunge la notte

Con la bassa marea
un bambino scava una buca,
(mi ricorda Sant'Agostino) (2)
per riempirla d'acqua; per gioco,
o forse per capire, ignaro,
un qualcosa del mondo.

Un bambino, dei bambini
costruiscono un castello
con la sabbia, presso la riva
di un immenso,
incingibile,
mare sconfinato.

Con la bassa marea
cercano, trovano
scoprono, costruiscono,
quei bimbi, un castello.

Domattina,
con l'alta marea,
la buca sarà coperta,
il castello sarà svanito.

Scoperte fallite,
costruzioni vanificate,
piombate nel nulla,
come quando,
dopo il sole cocente
di un intero giorno luminoso,
giunga la notte senza luna,
senza stelle, senza passeri,
senza dei.
Composta martedì 22 agosto 2000

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    Info

    Scritta da: Tommaso Mazzoni
    Riferimento:
    (1) - (Acquisizione dell'a. successiva alla stesura della presente lirica).
    (2) - Mi ricorda Sant'Agostino - Una raccolta medioevale di Exempla (allora in uso per i sermoni e le prediche) gli attribuisce un episodio che compare spesso nell'iconografia (cfr., ad es., il dipinto "La parabola della Trinità" del paesaggista Gaspard Dughet, 1615-1675). Ebbene, mentre Sant'Agostino, camminando su una spiaggia deserta, meditava sul mistero della Trinità, vide un bambino che, con un secchiello, versava acqua del mare in una buca nella sabbia. Il Santo affabilmente lo avvisò dell'inutilità dello sforzo, ma il bambino, rivelatosi per un angelo, gli spiegò che una buca nella sabbia. Il Santo affabilmente lo avvisò dell'inutilità dello sforzo, ma il bambino, rivelatosi per un angelo, gli spiegò che una buca nella sabbia può contenere il mare più facilmente di quanto la mente umana possa contenere il mistero della Trinità.

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