Salute a te o vento.

Salute a te o vento
armonia vagabonda di mormorii,
musicale voce lamentatrice
che vieni da lontano e animo ridai
a moribonda aria!
Hai mugghiato tra i portici,
trasportato polline, agitato
ciuffi di canne, spettinato chiome
e salici, attraversato contrade,
scompigliato mucchi di sabbia,
corrugato il ponto,
soffiato su lapidi e vivi!
Ora raccogli le tue forze,
trova un varco nel mio cuore,
increspa l'acqua stagna del mio lago,
insuffla un alito da i vetri infranti
della finestra delle mie speranze!
È lontano ma non obliato il ricordo
di quando, aspettandoti con ansia,
liberavo nel cielo aquiloni colorati
o sfidandoti, disarmato di abiti,
nei tuoi momenti di veemenza
imperterrito ti venivo incontro!
Altri venti ho incontrato, altri soffi,
hanno scosso gli arrugginiti
cardini della porta dei miei anni,
altri petali ho visto strappare
al bocciolo prima che fiorisse
pendie e secche foglie mulinare
tra turbini di sogni;
altri perduti giorni ho visto
stramazzare, senza luce.

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