La dolcezza di questo sapore
sembra uno spiraglio d'amore
in un momento buio.
Occhi che scrutano altri occhi,
bocche socchiuse e sanguinanti,
brandelli di carne cospargono la mia mente
come se un solo essere umano
potesse contenere tutto il dolore del mondo
e farlo suo.
Dove si trova la misura del dolore?
In quale angolo di cielo posso chiedere aiuto?
Da sola potrei sprofondare nella terra
e solo i demoni mi tenderebbero la mano.
La mia salvezza non è che un passaggio angusto
fra i vetri che si stanno chiudendo.
E la tua mano mi tiene forte per farmici entrare.
Sono quasi in salvo e ho ferite dappertutto.
La mia bocca non osa più pronunciare troppe parole,
i denti serrati e la lingua asciutta.
Ritornerò alla vita, ma non ora, non ancora.
Devo percorrere un altro spazio senza tempo né limiti
passare attraverso fessure infuocate e scottarmi di nuovo la pelle.
Sono più vicina, ma non ti ho ancora raggiunto.
Eppure tu continui a tendere la tua mano
e io l'afferro disperata e grata.
Non dimenticarti della mia fatica e del mio pianto,
sono solo un essere umano.
Composta sabato 14 maggio 2016

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