Scritta da: Massimiliano Diana
L'ascia dei monti riecheggia nel vento,
incanti di elfi ne ignorano il canto.
Flauti di gnomi che turban la quiete,
angeliche voci che paiono liete.
Uomini armati portan le spade,
sembra non abbiano aura dell'ade.
Grandi son l'ombre che volano in cielo,
candide nubi lo rivetono a velo.
Orde di orchi arrivano in campo,
nelle caverne si perdon nel tempo.
Ora gli eserciti, sette sono pronti,
alle pendici oscure di grandi monti.
Un urlo, un grido, o forse un errore,
le razze son pronte a morir con onore.
Un era, un giorno, o pochi minuti,
La guerra finisci con due sopravvissuti.
A razze distinte essi appartengono,
da diverse regioni essi vengono.
Han combattuto una dura battaglia,
con spade, elmi, e cotte di maglia.
Son molto amici e avanzan tra i monti,
ove assieme crearon i Bisonti.
Tra queste valli vengono ad alloggiare,
città e stirpi poteron creare.

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