Scritta da: Marco Stagnitta

Luna

Luna, che sfumi d'argento la mia strada, che tortuosa si presenta sui miei passi pesanti su questo ritaglio di terra, orme indelebili davanti al tuo cospetto.
D'incanto mi vesti come un re, che dal suo trono dispensa onori e virtù.
A testa alta, girovagando tra fantasia e realtà, così mi trovi sospeso tra i miei pensieri.
Timida, ti nascondi tra una nuvola e l'altra, che dall'ultimo bagliore del tuo inconscio ti trovi prigioniera della tua stessa realtà.
Luna, che dalla tua vanità fu creata la notte, dispensatrice di consigli e di false verità.
Tu, che rubasti l'amore dalle bocche di tutti gli innamorati, facendo della tua bellezza misericordia e rifugio per ogni cuore affamato d'amore.
Illumina il mio volto ancora una volta, affinché anche il mio cuore possa seguire la mia ombra ormai persa nel bagliore del suo sguardo, che anche stanotte non vidi riflesso nel mio.
Composta martedì 20 maggio 2014

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