Scritta da: Enrico Giuffrida

Prealba di nuova vita

E tra la sospirata quiete
del silenzio notturno della città,
che il mio desiderio del vivere libero,
d'incanto vien soccorso
dai cavalieri del coraggio e della tenacia.
Mi nutrono con con manna di vitalità,
saturano le ferite del cuore,
mondano i miei amari ricordi
ne spazzano via ogni tempesta;
dischiudono l'opaco specchio dell'anima
con la luce della nuova speranza.
Lucidano i miei affaticati calzari
che per tempo mi fecero percorrere
quel tetro sentiero, minato
dalle granate della falsità, dell'indifferenza
dell'odio, del lutto e dell'illusione
e dominato da quell'aria
privata dall'ossigeno per ogni essere
che al mondo fu procreato.
Lemme il mio vero zelo,
risorge al suo originario splendore.
Quell'ormai fragile scudo
d'improvviso vien fortificato
con tempra di universal difesa
E al canto del gallo all'aurora
mentre il nuovo sole
risveglia la dormiente natura,
ripongo ai piedi d'un vecchio castagno
quel tempo che fu;
prendo la bisaccia dei miei arditi desideri
e quel fiasco di fiele d'ausiliar energia
e mi inerpico per quell'erta e speranzosa via.
Composta mercoledì 15 gennaio 2014

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