Scatto apotropaico

Di che ti impicci cuore
perché lo sfondo del male
sondi tra le viste del mondo
e in un fremere d'orrore
ne fai rapporto scrupoloso?
Desisti e guarda oltre
estesi ne sono propaggini e forme:
cuore, ne trarresti solo pena e dolore!
Il male nasce scotta e vive
e terrifica ne è la teratologia!
Innumerabili i suoi figli
le variazioni e evoluzioni.
Desisti prima che ti avvisti
e riconosciutoti ribelle
o avverso al suo dominio
ti persegua e ti torturi:
insaziato ha sempre fame e sete.
Mal sopporta affronti e oppositori;
vanificata ogni protesta, vendette
insuffla e probi persegue,
pestifero emana i suoi odori
con mastice in ragne imprigiona.
Dalla notte dei tempi
da bene e virtù divorziato
tenace reclama il suo regno,
a Lucifero avvinto
paffuto succhia al suo seno,
scelleratezza si legge
sui suoi stendardi; mai arreso,
mai pago, arruola anime prave;
insano e stolto sani irride
pensieri e azioni intorbida
desideri e passioni impure diffonde;
coscienze spoglia di bontà e d'amore,
a tenebra fonde e tempera ogni luce;
essente essere incarbonisce
e spazzacamino non c'è per i suoi fumi.
Da millenni una stirpe di demoni
impegni annota sui suoi taccuini;
se cammina, ai bivi, ai trivi
o ai quadrivi sempre sa dove andare,
se inciampa o sta per cadere
sul male inciso fa perno e si regge.
Angeli decaduti o uomini lo perpetrano
per tenere alta la sua reputazione!
Composta giovedì 10 ottobre 2013

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