Viaggio di Sara

In un giorno qualsiasi siamo ancora in viaggio.
Non c'è sorriso dai finestrini, non ci sono mani che salutano.
Siamo viaggiatori che incrociano le dita dietro le spalle
per nasconderle al Cielo.
Viaggio breve è il nostro,
come il sonno che ha gettato la spugna
sul ring della notte.
La mente un pugno chiuso in continuo movimento.
Il cuore nell'angolo, batte forte, cerca un po' d'aria.
Si va, tra mille domande che muoiono sulla bocca arsa,
eppure si va, tra mille domande che nascono da una nuova piega sulla fronte,
comunque si va, tra mille domande che attendono nel crepuscolo più remoto dell'anima.
Viaggio d'attesa è il nostro, si attende il si come il no,
si attende una sola risposta.
In viaggio, abbiamo imparato a nuotare tenendoci le mani,
abbiamo conosciuto il vero respiro,
imprigionati in pochi minuti di eternità.
Abbiamo aspettato... creando un solo silenzioso essere,
graffiando gli scogli dell'inquietudine,
pregando nell'insenatura della speranza.
Un viaggio alla deriva sulle onde del tempo,
chiedendo al Mare ci restituisse
quel che ci aveva donato.
Quel granello del suo argento.
Quella conchiglia del suo tesoro.
La nostra stella di latte e
di rosa.
Composta giovedì 24 gennaio 2013

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    Dedica:
    A Sara, mia figlia.

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