La solitudine dell'anima

Quando atterrito e terrorizzato
Marco si rannicchia in un angolo della stanza
portando le braccia al petto urlando
ed implorando alle voci che sente
di smetterla di ossessionarlo,
la schiera di medici davanti a lui
deve sembrargli un esercito di scimmie urlatrici
i cui strepiti si confondono coi pensieri folli
che accompagnano la sua esistenza.
E ciondola con la testa
e muove il busto avanti ed indietro
e porta le mani alle orecchie
per far sparire quelle voci che dimorano in lui.
In questi momenti di crisi Marco è solo
perché è lui solo che vede i volti dei cari
trasformarsi in diavoli ed orribili mostri,
è solo lui che sente le istigazioni a far del male
ed a farsi male di voci sconosciute.
Esiste solo il suo mondo interiore ed inaccessibile.
Marco vorrei entrare nel tuo mondo
abbracciarti,
tenerti la mano
e con un soffio spazzar via ogni tuo dolore.

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