Mia fanciulla

Mia fanciulla,
ti vedo e sembri una dea
tanto è melodica la tua voce soave,
pari al canto degli usignoli.
Ti guardo, come in un sogno,
ti scorgo avvicinarmi,
e smarrita nel vuoto la voce mia,
lancio un grido ma invano,
tanto la lingua non osa vibrare
incantato da tanta beltà,
il cuore come rombo di tuono
lo sento fremitare e si spaura.
Colgo nell'animo pungenti brividi
come cosparso da ghiaccio
tremulo guardo il tuo volto,
impietrito da tanta avvenenza,
di grigio pallore diventa il mio viso,
e la morte così lontana non sento...
Composta giovedì 22 novembre 2012

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