Scritta da: ROBERTO POZZI

Non ero

Non ero che un adolescente,
quando mi soffermavo a rispondere alla gente
che mi chiedeva:
Ma ti piace vivere qua
in Canada?
Piuttosto che rispondere a quella domada,
così tagliente
ed inquietante,
avrei preferito essere trucidato,
ma dovevo essere un ragazzino educato,
disposto a rispondere
a una domada cosi'impertinente!
Non avevo alcuna scelta
e qualcosa dovevo dire,
bastava anche una bugia insignificante,
che sembrava conveniente
e convincente
per chiudere quell'indisponente discorso
e riprendere per il mio opprimente percorso;
ma i miei malconci pensieri
mi tradivano
e le risposte sfuggivano
perché erano tanti i ricordi repressi,
sempre gli stessi,
consci
o peggio inconsci,
che ritornavano ferocemente
nella mia mente
con vivide immagini di dolore
che non augurei neanche al mio nemico peggiore!
La sofferenza che vivevo in quel periodo
non era mai svanita,
e mi perseguitava dappertutto
perché non potevo fuggire,
non allora né adesso,
da me stesso
e da quella dolorosa nostalgia
a cui sarei ricorso perfino alla magia
per non pensare più a nulla!
Non ero cosi fortunato,
e nemmeno così dotato
di poteri divini
per evitare
d'immaginare
il mio paese natale!
Purtroppo,
era davvero troppo
la sofferenza,
che volevo dimenticare
di quando ero un tredicenne impaurito,
addormentato,
senza dubbio disadattato
ed soprattutto emarginato
in un altro continente ad abitare,
e sopportare
il mio stesso pianto
perché mi mancavano, ma tanto
il paese dove sono nato,
gli amici con cui avevo sempre giocato
e miei nonni che mi avevo sempre coccolato!
In Canada, anche se non ero solo,
e mi sentivo sempre solo
a pensare a dove ero,
e che non ero
a casa mia
in Italia!
Composta sabato 13 ottobre 2012

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    Scritta da: ROBERTO POZZI

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    12
    postato da , il
    Cara Margherita, ti ringrazio di cuore per il tuo sentito e veritiero commento! Condivido il tuo punto di vista , ma vorrei precisare che ho effettivamente tratto anche delle bellissime esperienze dalla mia permanenza in Canada...Comunque per motivi di sintesi, non ho potuto affrontare tutti gli aspetti, tra cui quelli positivi, di quella esperienza! Oltre quelli che tu hai citato, ho degli splendidi amici canadesi e i miei genitori abitano ancora la'...ma questo e' un'altra lunga storia...ancora da scrivere...Infine ti confermo che tale esperienza mi ha veramente reso piu' sensibile e maturo...a tal punto da sviluppare la passione per la scrittura... Alla prossima ciaoo da Robert
    11
    postato da , il
    Cara Patrizia ...mi fa sempre piacere ricevere commenti ma i tuoi sono molto interessanti perche' sono le tue personali riflessioni sulla mia scrittura!...Anche da questo tuo sentito e soprattutto vissuto pensiero sulla tua adolescenza, conferma che noi condividiamo non solo nostalgia ma anche sofferenza classica dell'emigrante! Quando ho deciso di pubblicare questa poesia avevo paura che fosse recepita come un altro dei miei sfoghi , ma di fatto e' solo la riflessione di un ragazzo, come del resto lo eri anche tu,  che ha vissuto il trasferimento in un altro paese!...Comunque ti ringrazio di cuore per il tuo bellissimo ....ricambio con un grande abbraccio...ciaoo da Robert!
    10
    postato da , il
    Prego...Paolino..Have a wonderful weekend too!...ciaoo robert
    9
    postato da , il
    Caro Robert, dalla tua poesia si intuisce tutta la malinconia nascosta dentro il cuore. So cosa vuoi dire quando apri le finestre e non vedi in quel riquadro le cose di sempre , ma un paesaggio sconosciuto che sembra niente abbia a che fare con te. Ma nella vita dobbiamo sforzarci di trovare qualcosa di buono in quello
    che ci capita, trai esperienza da tutto questo, cerca di far diventare fortuna il fatto di aver vissuto in due mondi, aver imparato due lingue, e che tutto questo ti ha reso più sensibile e maturo.
    8
    postato da , il
    Sai ti capisco ... sono una siciliana che è venuta su al nord con tutta la famiglia ero piccola e non sai quanti problemi e disagi abiamo affrontato io e la mia famiglia ..soprattutto i miei fratelli che erano già tra infanzia e adolescenza .. e non ti dico le difficoltà .. i problemi sono soprattutto per la città che ci ha ospitato .. ostile ai meridionali e i miei genitori sono quelli che hanno sofferto tanto soprattutto per noi piccoli ..
    erano anni duri ... ma mi rivedo nella tua lunga poesia .. e rivedo i torti e le mancanze delle persone del nord...j
    meno male che ci sono persone che ancora oggi non fanno differneze .. ma devo dire che il mondo è fatto anche di persone senza cuore... soprattutto per la poca distanza che c'è ta il sud e il nord della nostra italia ... anche per questo si paga la differenza di una educazione fatta di angoscie...
    un abbraccio da Patrizia

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