Scritta da: Simone Sabbatini

Sentimento II

Che tristezza, piuma cara,
senso vuoto del tuo stato!
Io ti vedo, mesta, amara,
nel tuo moto ormai fermato.
Già non soffia più quel vento
che spingeva te, leggera;
dopo un attimo s'è spento:
dopo un attimo è già sera.
Or ti vedo, ferma a terra,
sul cemento sporco e scuro:
non c'è pace, non c'è guerra,
solo un suolo nero e duro.
Non più bella, non al sole,
più nessuno che t'ammira;
che, passando, se non vuole,
non gl'importa, a te si gira.
Quell'ostacolo, l'hai preso,
che pensavi inesistente:
quello scoglio t'ha sorpreso,
t'ha colpito veramente.
Vomitevole esistenza,
ma bisogna andare avanti;
porre forte resistenza
contro i mali brutti e tanti.
Già l'hai fatto, anima triste,
vuota, mesta, amara e ferma;
non per sempre il buio insiste,
non per sempre in te s'afferma.
Composta lunedì 24 maggio 1999

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