Scritta da: Simone Sabbatini

Insonnia

Fa caldo stanotte: le tre
ma proprio non riesco a dormire; fa caldo.
Il sudore mi bagna le tempie,
nel petto il mio sangue ribolle.
Non dormo; non è tutto qui:
c'è che dentro il mio cuore, frenetico
lavora un mostro delicato,
trasmette al cervello stranissimi impulsi.
È un sentimento misto:
rancore
rabbia
dolore
spiacere
tristezza
angoscia
dubbio.
Mi manca qualcosa,
non ho più la pace,
non ho la certezza che solo un amico sa darti.
E sei stato finora l'amico più stronzo,
che tutto mi dava fuorché le certezze,
ma adesso che non ci parliamo da un giorno
capisco: per questo eri molto importante,
per questo sei molto importante:
non solum, sed etiam.
Capisco che no, non viaggiamo su stesse frequenze,
ma che l'amicizia è tutt'altro che questo.
Per questo non dormo: ho cercato
la sensazionalità dell'evento, scordando
che tu non ti chiami Matteo.
Sapendo che mai fileremo d'accordo
- la tua prepotenza, il mio orgoglio
vigliacco e permaloso,
un po' geloso, un po' stupido, un po'
dignitoso
nel bene e nel male –,
coscienti di questo
cresceremo arricchiti.
A questo io credo.
Per questo so di poter dire che
ti voglio bene.
Composta venerdì 25 agosto 2000

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    Scritta da: Simone Sabbatini
    Dedica:
    A R. R.

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