Era la notte del mio futuro

Era la notte
la notte in cui ho sognato
sbiadita foto di un passato
e io, rimasto solo per una vita
pensoso la osservavo
quando sopra il suo vetro stesso
scorgevo di riflesso
due lucidi occhi
come in uno specchio
la cui cornice era un volto
che ancor non riconoscevo
ma era solo e triste
e sopratutto m'appariva vecchio.

Era l'alba
di un giorno che mi ha svegliato
nel volto che poi ho riconosciuto
e subito in un attimo ho capito
che nel riflesso
del volto di quel vecchio
non c'era altro che il mio futuro
che vivrà soltanto di un passato
pianto e poi ripianto all'infinito
antica storia di una altra vita
che è stata così breve
ma dentro mai finita
e di ricordi dai colori sempre vivi
ma li finiti, dietro il vetro di una foto
dal tempo consumata e ormai sbiadita.

Era l'alba
sempre di quel giorno
tanto insolito perché
dal gelo era impietrito
e anche lui insieme a me
dal buio come atterrito
fuori era quasi nero
che la mia finestra
divenne un muro
era l'alba
ma dal grigio così scuro
che sembrava ancora notte
era la notte
in cui ho sognato il mio futuro.
Composta mercoledì 29 agosto 2012

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