Scritta da: Rosa Maria

Era mio padre

La tua vita appassisce,
come un fiore quando perde i suoi petali,
come una candela che pian piano si va spegnendo.
Cosa provi tu?
Rabbia, dolore?
Cosa provo io?
Rabbia, dolore.
Impotente di far qualcosa piango.
Gocce di memoria bagnano il mio viso,
ricordi di un passato affiorano alla mente,
ricordi di un uomo pieno di vita,
ricordi dell'uomo forte che eri,
di giorni felici a rincorrerci sui campi,
giorni di tramonti in riva al mare,
l'acqua salata sulla mia pelle.
Lacrime salate ora bagnano il mio viso.
Urla nel silenzio vengono fuori dai miei occhi,
prendono forma tra queste righe,
questi fogli bianchi ascoltano,
accolgono,
comprendono,
conoscono il mio dolore,
mentre tu nella stanza accanto alla mia
da un momento all'altro potresti morire.
Composta martedì 15 giugno 1999

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