Ancora in me si effonde amore

All'avida morte ghermitrice
che non risparmia uomini affetti e cose
Amore perituro ti ho strappato
nella serra degli ideali ti ho preservato
in un verso o in una lettera ti ho reso immortale.
Ah il tuo esordio nell'innocenza dell'età
quando l'animo la soglia dei sogni varcava:
altro diceva la vita, altro ci sostentava
mia confusione di indistinte emozioni!

Sola uscita di una caverna cieca
ombra d'ali sulla terra, gonfiore d'anima
arco di volta celeste su te sostenni il cuore.
A prima vista dopo un incrociarsi di sguardi
o appostato e in attesa di maturare di eventi
dietro una cornetta o accompagnato da un fiore
tra scocchi di rossore con te declamai
or come scolaretto alla prima recita
or come un vecchio serioso adulatore.

Magico sublime, in cerca di un posto sicuro
che sfamasse il cuore a crampi di affetto,
compagno mi restavi se all'alba di una speranza
tradita e offesa solo mi trovavi.
Quanto mi desti e quanto per te donai
quanti gli echi e i timbri della tua gamma:
mai parvenza ingannevole in me regnasti.

Tu perdoni, capisci, sollevi, soccorri
bagliore o fuoco dai luce e riscaldi
dove gli altri due falliscono
terzo occhio affondi e penetri
con sorriso corteggi cuori ritrosi
spaventati indecisi rassicuri.
Solo tu splendi nella notte nera
quando un buio grasso sovrasta
rovine di anni e di illusioni
sempre te fischio se annuso il nulla
o trabocca nera malinconia e si sparge.

Corrimano rassicurante
pur incanutito a te mi aggrappo a volo
per vincere il terrore di sfracellarmi
percorrendo stanco e deluso
il teso filo sospeso della vita.
Composta martedì 22 maggio 2012

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