Le esse, s, sono lacrime

Quando raro ti succede fallo andare Giampiero
rendile libere a gocce di scorrere negli occhi pieni,
trascritti, nel vederli scendere allo specchio...
Le esse, svolto in un fiotto unico è:
Un insieme meraviglioso.
Come in lei è bello vederle in un ghirigori
ruscellare d'emozioni odorose al rimmel
nell'attraversare quelle gote lisce di creme
per le rughe nel tempo al gusto pieno di miele
per essere belle da sempre violate
nello sguardo solo dall'amore sempre sincero.
Eeh, lasciati andare! Circondati d'umanità
per essere calamitata dal bene che verrà
anche quando per attrito interiore a chi rosso
gondolano veneziane idee in giornate pruriginose
di abruzzesi poeti amatori di muse uggiose
declinano sorrisi misto in acqua di rugiada
con mestibile poesia al vetro vitreo è caldo
poesiabile in un'impeto d'ammirazione.
Chi ti ammira, non per isterico stuprar l'amore,
si realizza d'impeto nel valutare la bellezza interiore.
Non sono inservibile anima d'alluminio rivestita d'argento
in cuore cromato bello ma, sono inossidabile acciaio caldo
di conio colato per un temperato graffiti...
per fare poesia
di grafite resistente alle collisioni atee di cristiani
eventi
convulsi attoniti in una società micidiale contemporanea.
Composta sabato 14 gennaio 2012

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