Scritta da: annainno

Il regno del tè

Contemplo il tempo
in cui regnava il tè,
quando l'arcata
della tenerezza
univa il dipanarsi
delle ore.
Erano pomeriggi
di alabastro
e mattine odorose
di velluto.
Correva il tempo
della non partenza
e della quieta attesa
del destino.
Fiorivano le pagine
dei libri
nel pulviscolo d'oro
alla finestra,
mentre speziati aromi
evanescenti
accoglievano l'orma
della sera.
Meditavano i rami tremolanti
dell'eucalipto
dall'incerta chioma:
suggeriva visioni
del futuro
il sorgere cremoso
della luna.

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    Scritta da: annainno
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    Commenti

    3
    postato da , il
    Grazie, Nadia. questa poesia parla della mia adolescenza, gli anni del liceo e la bellezza di quei pomeriggi.
    Per quanto riguarda "frutto d'ortensia,vuole essere un canto a quella parte irrazionale che governa l'amore . Infatti i fiori di ulivo e i frutti d'ortensia non esistono, così come non tintinnano le scaglie di un ipotetico pesce volante. La campana suona, riportando alla realtà, ma, nel contempo, ripete che l'amore non può e non deve dominare il destino o il mistero, ma solo interpretarlo soggettivamente.
    Grazie!
    2
    postato da , il
    scusami, ho letto dopo che hai moderato i commenti, quindi non leggendo niente avrai ricevuto almeno tre o quattro commenti uguali.
    :-DDDDDDDD
    1
    postato da , il
    Mi piace molto!
    Le tue poesie mi fanno sentire perfino i profumi che ti hanno indotto a scrivere.
    Brava! ****

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