Con così pochi re son scarsi i sudditi

Eccoli tutti in giro
il primo e gli altri mille re di Roma,
in ordine non sparso,
negli stessi luoghi.

La corte,
la finta nobiltà,
gli aspiranti qualcosa
e la gran corte di ruffiani.

Gli ambiziosi di turno,
gli ambasciatori del peggio,
i sempiterni nani e ballerine,
frotta per osti alla moda e discreti tenutari.

Alle ammucchiate serali,
smessi i panni dell'ufficialità,
rimessa in tasca la seconda faccia
festeggiano bandiere rosse con camice nere,
colori a tempo tenuti in vita per mestiere
e adesso fusi nell'allegria e nell'alcol dei bicchieri.

E tutti molto in forma,
e con la pancia piena
intonano faccetta rossa bell'abissina indossa la bandiera nera che trionferà,
ed in stentato romanesco
... evviva la politica che ce fa magnà,
e domani er teatrino può ricomincià...

forse questa Roma ha accomodato le rime
e scomodato un paese.
Composta giovedì 8 dicembre 2011

Immagini con frasi

    Info

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:0.00 in 0 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti