Sentori autunnali

All'esordio di un primo tempo autunnale
ancor tiepidi da flottiglia di nubi
trapelano indeboliti raggi di sole
rutili fronde perseguita un vento
scorazzando tra viottoli avvinati e fumosi.
Ogni pigna è già mosto; pronti ad essere colti
brillano melograni prunosi
scoppiettano le prime caldarroste odorose
inizierà a breve il giro dei frantoi.
Si dipana ancora il filo che corre
tra l'ieri l'oggi e il domani:
cambia modo e tempo la vita
si avvicendano scenari di natura.
Tutto si aggiorna e muta, nel cuore
qualcosa si perde, qualcosa si aggiunge
segue imperterrito il tempo Il suo istinto
che innato e maligno, senza posa,
demolisce spiuma e polverizza.
Nell'oltre vuoto o nel supervuoto
ci saranno cambi di stagione?
Chissà come stanno le cose:
non deve esserci molta differenza
per chi neppure impenetrabili ombre
di accadimenti vede passare.
È nell'annuncio che nasce un fremito
poi in più nulla ci si attuffa, dopo la vampa
vissuto l'acceco tutto rattrappisce
come in ogni vita ignota e impallidita.
Composta mercoledì 5 ottobre 2011

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