Scritta da: Matteo Zacchini

Olimpiadi

Quel pomeriggio ero più agitato del solito,
Stavo aspettando l'arrivo di mio nonno
Per andare con lui a giocare a pallone.
Mio nonno è sempre venuto
A portarmi fuori,
Eppure ero in ansia.
Il nonno arrivò e insieme,
Con il pallone sotto il braccio,
Andammo al parco della "montagnola".
Quel pomeriggio un vociare di ragazzi,
Che girando si rincorrevano qua e là,
Cos'è mai questo!
Un amico di giochi mi disse: Olimpiadi!
Era stata organizzata,
Una serie di corse con tanto di medaglie
Come si fa alle olimpiadi, quelle vere.
Ad una gara partecipai,
Pieno di emozione ed entusiasmo.
Pronti... Via!
Io stetti sempre con i primi,
Avendo sempre gli occhi
Verso mio nonno.
L'affanno aumentava
Il cuore mi batteva forte in gola,
Spingendo e stringendo i denti,
Distaccai i concorrenti e vinsi!
Che bello dopo tanta fatica!
Con al collo la medaglia del primo arrivato
(era di cartone)
Corsi ad abbracciare mio nonno,
Che bello.
Quella medaglia appesa al muro
Al fianco del mio letto,
È stata lì per tanto tempo.

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