Sonnecchia la Sfortuna

Putrido è il germe
contaminatore del dolore
mio rimbombante.
S'abbeve di linfa potente
lo spirito mio
per poi dissiparsi
in forza vitale,
come vaso di crusca
nel suicidio fatale.
Sonnecchia la Sfortuna:
l'insolubile dubbio.
Eppure mai ad essa
ho mancato di rispetto.
Il mio saluto ormeggiato
era intimo assai.
Pregievole l'insediarsi suo
nel mio verde giaciglio
di ghiozzi e spicchi di sbadiglio:
è manna di gioie.
Composta giovedì 31 dicembre 2009

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