Scritta da: Umberto Zavagno

Le mani

Quella mano scivolava e tornava
e sul seno si fermava un istante
come costretta a un incrocio
subito rifuggiva inseguendo un brivido
coprendo le distanze del tuo essere
modellandolo quasi fosse creta

quella mano cercava i tuoi sensi
giocando con le tue estremità
risaliva come il sangue nelle vene
sino alle tue labbra
non badava al sollevarsi del tuo seno
spostava un ricciolo nero
e si confondeva nei tuoi capelli
continuava così come un soffio di vento
con passione
i tuoi sospiri e la tua pelle
rispondevano come corde di un violino

ma il violino è sparito, rubato disperso
confuso il suonatore si guarda le mani
sono io che ho perso le note?
In quella mano
ogni creatura si è persa
dalla testa di un gatto
fino all'orrido ramarro

quella mano non conosce vendetta
ora si perde seguendo strade diverse
cede ad abbagli di idee senza colori
fugge e si infila in fredde fessure
per salire più in alto possibile
cerca l'azzurro dove ci incontrammo

fila di formiche si avvicinano
forse con lo stesso pensiero
emergendo dalle nuvole a valle
visi sudati e occhi
che l'aria piu'pura rende più chiari
energie disperse si dice per niente
ma il ridere ci ha resi diversi

la nostra vita complessa aumenta gli scopi
inseguendo questi fini ci si perde
contando denaro e comodi oggetti
dei quali noi schiavi ci rendiamo
l'amore e il riso lo otteniamo comprando
o in un rapido giro di danza

non rinnego questi piaceri
ma aspiro a qualcosa più puro
qualcosa che metta radici profonde
lacrime vere per chi soffre e a fame

Russel diceva:
"il meglio è chi sta in silenzio accanto"

puoi stare in silenzio
su distese di colline e mari trasparenti
non se vedi le rovine che causiamo
vorrei trovare mani diverse
non tanto per suonare ancora
solo tenere accesa la scintilla
per un mondo migliore.
Composta mercoledì 14 aprile 2010

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    Scritta da: Umberto Zavagno

    Commenti

    4
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    azz ho scritto Russell con una l sola e minuscolo sorry
    3
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    grazie ragazze e ragazzi per la lettura. si si apre su uno scenario di sensualita' e' vero ma se senza malizia. quando l'ho scritta pensavo a cosa avevo e mi chiedevo perche' poi la realta' bisogna accettarla guardandoti intorno e rilanciare la sfida senza accettare compromessi.
    2
    postato da , il
    Il richiamo dell'amore ed il richiamo degli ideali.........è una dura lotta in entrambi i casi!   Ma sei vuoi sentirteli addosso non c'è via d'uscita!
    1
    postato da , il
    Bella. Apre il sipario alla sensualità per affidare alle emozioni della vita tutta la loro vibrazione e poi correre, verso la razionalità imprevedibile di eventi, che fanno sbandare l'anima, ma che non impediscono al cuore di aprirsi ancora...alla speranza. *****stelle

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