Caro Paolino, ti ringrazio per un altro  gentile complimento che mi ha reso molto felice! Condivido in pieno il tuo pensiero, ' educare' e' piu' che istruire come  pure quel pensiero che hai appena caricato come messaggio, quello sullo scambio di ruoli:  entrambi sono propositivi per creare una serena e felice relazione tra padre e figlio!
Con questo pensiero volevo andare oltre alla responsabilita' di un rapporto in crisi, ma suggerire una soluzione concreta per instaurare un sincero rapporto d'amore basato sulla reciproca stima e affetto!
Ti ringrazio ancora per la tua stima che da sempre apprezzo tantissimo!
Alla prossima , stammi bene ciaoo da Robert!

Educare è più che istruire, è anche e soprattutto risvegliare la responsabilità di crescere, vincendo le paure e l'insicurezza per vivere con dignità e coraggio ogni pezzo di ogni giornata. E Proibire senza educare o senza alcuna spiegazione logica e plausibile serve solo per alimentare l'istinto di trasgressione che fa parte della natura e della curiosità umana. Ecco cosa tutti i genitori e educatori, o cosiddetti tali, dovrebbero sapere e, soprattutto,  mettere in pratica.

Complimenti, Robert, l'ho appena messa tra le mie preferite.

Paolino '-)

Cara Margherita, ti ringrazio per il tuo sentito ed empatico commento che conferma la morale della mia riflessione! In effetti l'incompresione tra padri e figli genera una serie d'emozioni negative che vanno dalla frustazione al risentimento, percio' l'isolamento emotivo che ne scaturisce crea solo soltitudine emotiva e ben poco conforto!
Comunque Margherita credo al tuo vissuto e confermo il tuo rimpianto per il tempo sprecato per nulla ...alle fine del discorso non rimane che quella malinconica scelta di lasciare che il destino faccia il suo corso!
Un abbraccio anche a te, ciaoo alla prossima ....Robert

Caro Roberto, nel corso della nostra vita cerchiamo di fare del nostro meglio, di agire nel modo più giusto, ma noi tutti esseri imperfetti commettiamo errori, a volte non sono errori ma solo comportamenti o situazioni che anche agli occhi di chi ci vuol bene appaiono incomprensibili. E' forse il dolore più grande non essere capiti da coloro che amiamo profondamente, ci si sente lacerati tra sentimenti di risentimento e al contempo lo sforzo di capire e continuare ad amare. A volte solo il tempo può aiutare a risolvere le cose, altre neppure questo serve. Così una solitudine infinita diventa la nostra compagna quotidiana facendoci sentire monchi d'affetto e sembra che solo l'isolamento emotivo ci dia conforto.
E' difficile, ma bisogna essere forti, accettare anche le debolezze altrui e confidare che il cuore non mente e prima o poi , anche quelli più duri si
scioglieranno. Credimi lo dico per esperienza, l'unico rimpianto che rimane è il tempo sprecato per nulla, ma la vita ha un suo percorso e a noi non resta che seguirlo. Un abbraccio!