Scritta da: Valedream Fairy

Biancaprimavera

Dovunque trovi poggio,
Persin su quel rametto del giovane pesco,
Che tanto desidera mostrar i suoi boccioli e
Rilasciar al vento il suo seme.
A te fiori non incantano e
di lui mai sentir vorrai ragioni.

Agli infanti dai gioco,
alla Terra dipingi nuovo volto,
Cui felice godi delle stime a te rivolte,
ma ora fermati e guarda là nel faggio,
Cui da casa ai pettirossi
Che tanto vogliono cantare e
Librarsi nel firmamento,
Cancellato e reso vuoto.

Le nostre lande ancor non vuoi lasciare,
Posando ovunque il tuo mantello candido.
Sei ribelle al tuo genitore
Che con il glaciale annuncia il suo arrivo.
Lui riposar vuol andare,
ma caparbia non vuoi smetter di danzare.
Il tempo non finito ancor per te,
Così soffice e fresca,
mai per te il tempo è passato.

Lascia che prati si tingano,
Lascia che i nostri occhi possano ammirare quei petali,
Coperti dalla tua lunga veste.
Seguilo sul carro che ora nel ciel dirige,
non versar più fiocchi dai capelli,
resta ove più sei amata,
dove le piccole bianconere mai nidieranno.

Dietro al vetro io ti osservo e
porgo a te il mio desiderio,
che al sol tu lasci sipario e
campane a suonar per festa,
mentre i novelli venuti a luce dal letargo emergono.

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