Scritta da: Paul Mehis

Non pensarci, mia cara

Non pensarci, mia cara,
Non pianger più:
a sospirare impara,
e di non tornare, diglielo tu!

Dolcezza mia, non impallidire,
Non mostrare il volto triste e sconsolato:
Oppure, se vuoi, spargi pure una lacrima - se n'è andato -
Si, certo, era nato per morire!

Ancora cosi pallida? Piangi pure, allora, a profusione,
Che le lacrime tue conterò nel sentire:
Saranno per te una benedizione
Negli anni a venire!

Vedi? A lasciato i tuoi occhi più sfavillanti
d'un soleggiato ruscello,
e le tue melodie sussurranti
Son ancora più dolci di quello!

Pure, poiché lacrime e pianto son seguaci
Delle gioie fuggenti,
Insieme piangiamo: ma le note dolenti
Del rimpianto intrecciate sian di baci.
Composta domenica 29 novembre 2009
dal libro "Poesie" di John Keats

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    Scritta da: Paul Mehis

    Commenti

    5
    postato da , il
    è stupendo tutto ci ho che ha scritto
    4
    postato da , il
    AH AH AH :-))))
    3
    postato da , il
    Ciao Dana, ho letto diverse poesie di Keats, ma ho avuto difficolà nel trovarne che mi colpissero veramente, comunque ho scelto di inserire una sua opera perchè leggendo la sua biografia mi è apparso un uomo deciso, uno che non ha mai mollato dinanzi alle difficolta, uno che ha sempre creduto in se stesso... poi è stato anche un pugile :)
    2
    postato da , il
    Keats non sarebbe qui altrimenti!
    1
    postato da , il
    Che carina!!! questa m'era sfuggita...ma sei un tenerone sotto sotto, dietro dietro, dentro dentro....

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