Scritta da: Antonino Gatto

Le notti dei poeti con lacrime di cera

Ti ho ascoltata nel silenzio, fra le notti dei poeti,
leggendo fra le righe dei tuoi scritti, i tuoi segreti,
sfiorando le tue rime, come fossero le mie,
sfuggendo alla realtà, con un mare di bugie.

Sempre nel silenzio, non sai quanto ti ho cercato,
con l'emozione di un amore non ancora consumato,
avendo cura, di tacere per non farmi mai trovare,
nel timore di soffrire, e di farti innamorare.

Abbiam fatto anche l'amore, in luoghi assai diversi,
come fanno due poeti, con passione, in pochi versi,
ed il sogno di avermi accanto, ti ha più volte conquistato,
nonostante le distanze, per lasciarti senza fiato.

Resterà in queste strofe, con la firma di un profeta,
il desiderio di dar voce, al profilo di un poeta,
e per non sciupare invano, questa fragile utopia,
macchierai con la tua china questa mia calligrafia.

Nel silenzio di una stanza, al chiaror di una candela,
due anime gemelle, come il torso di una mela,
sfumeranno in un sospiro, l'atmosfera di una sera,
soffiando ad una fiamma che piange lacrime di cera.
Composta sabato 7 novembre 2009

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    Info

    Scritta da: Antonino Gatto
    Dedica:
    A tutte le mani che con la loro china, hanno fatto emozionare il mio cuore.

    Commenti


    21
    postato da , il
    Caro Nello, ti ringrazio per il tuo commento!
    A rileggerti
    Antonino
    20
    postato da , il
    Gli scritti che scaturiscono dal cuore sono i migliori Elaborati da te non possono essere che tali. Auguri
    19
    postato da , il
    Cara Agatina, ti ringrazio per aver ricordato la memoria di un grande Poeta che ci ha lasciato mille emozioni in musica.

    Ecco il testo integrale di questasplendida Opera d' Arte.



    Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
    ritrovarsi a volare
    e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
    un sottile dispiacere
    E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
    dove il sole va a dormire
    Domandarsi perche' quando cade la tristezza
    in fondo al cuore
    come la neve non fa rumore
    e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
    per vedere
    se poi e' tanto difficile morire
    E stringere le mani per fermare
    qualcosa che
    e' dentro me
    ma nella mente tua non c'e'
    Capire tu non puoi
    tu chiamale se vuoi
    emozioni
    tu chiamale se vuoi
    emozioni
    Uscir dalla brughiera di mattina
    dove non si vede ad un passo
    per ritrovar se stesso
    Parlar del piu' e del meno con un pescatore
    per ore ed ore
    per non sentir che dentro qualcosa muore
    E ricoprir di terra una piantina verde
    sperando possa
    nascere un giorno una rosa rossa
    E prendere a pugni un uomo solo
    perche' e' stato un po' scortese
    sapendo che quel che brucia non son le offese
    e chiudere gli occhi per fermare
    qualcosa che
    e' dentro me
    ma nella mente tua non c'e'
    Capire tu non puoi
    tu chiamale se vuoi
    emozioni
    tu chiamale se vuoi
    emozioni



    Testi di Lucio Battisti
    18
    postato da , il
    Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi... emozioni... (Lucio Battisti)
    Un abbraccio Antonino
    17
    postato da , il
    Intensamente Grazie Francj
    A rileggerti
    Antonino

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