Scritta da: Anna De Santis

Luna park

Non lasciar la mia mano, la mia mamma diceva
ti porto in un posto incantato.
Mi rivedo bambina,
una favola, tra luci e colori,
non volevo svegliarmi da quel sogno,
col naso spiaccicato su dolci in vetrina.
Ed ora eccomi quà,
non è così che doveva andare
ma la vita è tutta un'altra cosa.
La rabbia ti prende nel ricordare,
che la sua mano hai dovuto lasciare,
ti rendi conto che è andato tutto diversamente
e tutte quelle favole che ti raccontava,
sapevano di niente.
Hai avuto pochi attimi per distrarti,
vorresti essere ancora al Luna Park,
su quella giostra che girava, che girava vorticosamente
e non ti dava tempo di pensare.
Ora sei grande, devi scendere,
ma non riesci a camminare,
e cadi e piangi, cerchi ancora la sua mano,
e di nuovo su quella giostra vorresti tornare,
per dimenticare.
Forse l'uomo dei palloni ti può salvare
ed allora ne chiedi uno,
per poter volare in cielo e non tornare.

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