Scritta da: Anna De Santis

Dedicata

Incidente di percorso, di un amore poi rubato,
non voluto, capitato, ma purtroppo ci sei stato.
Per la mano ti han portato,
privo della tua ragione,
né coscienza, né opinione,
sei plagiato, sei annullato,
dalla sua mente bacata,
da quel padre che padrone
ti ha ridotto ad un coglione.
Sei convinto che sia giusto
e ti perdi la tua vita,
i pensieri e i sentimenti.
Ti indirizza col suo modo
ignorante e assai maldestro,
non diventerai mai grande,
te ne accorgerai ben presto.
Non hai tempo per pensare,
non voluto capitato
sei costretto a lavorare,
ed il tuo farti valere,
per riemergere dal fango,
ti fa giù precipitare.
Non hai tempo per pensare,
non voluto, capitato
da uno sbaglio tu sei nato,
non ti accorgi che sei stato
quello che a tua madre manca.
Sei morboso attaccamento,
sei lo sbaglio di un momento,
non voluto, capitato.
E con questi insegnamenti
ti è sembrato poi normale
quello che dovevi fare.
Una giovine stuprare,
prima fatta ubriacare
e poi lì, stavi a guardare
che la sua preoccupazione
gli cresceva col pancione.
Ma tu non te ne fregavi,
proprio quello che volevi.
Lo sapevi che ancor piccola,
non capiva che rischiava,
incidente di percorso?
O voluto e programmato?
Si! Lo hai ben premeditato,
ma il bambino che ora è nato
benvoluto è tanto amato,
non ci siamo comportati
come ha fatto la tua nonna
che ha cacciato la tua mamma
appellandola a puttana!
Ho accettato come un dono
questa figlia e il suo fardello
e con tutta la famiglia,
ho cresciuto il pargoletto,
grazie a Dio è assai perfetto.
Spero solo non si rovini
con la tua mente bacata
da cotanti insegnamenti,
perché imbroglio ormai evidente
di programmator maldestro
a tressette il matrimonio
e quel che è stato,
te lo sei più che giocato.
Tutto ormai è stato risolto,
questo peso se lo è tolto.
E ricorda che chi prende con l'inganno, e infedeltà
poco o niente mai otterrà.
Per me anche tu ora sei
incidente di percorso,
ti ho studiato
e per me non sei più niente,
perché mal ho giudicato,
quando in casa ti ho accettato,
meno male che sei andato.

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    Scritta da: Anna De Santis

    Commenti

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    e secondo te perchè sono così risentita con certe persone, io sono troppo buona e tu lo sai, quando voglio bene lo faccio senza pensare, sono sempre ottimista e vedo le cose con il cuore. Mi stava usando e con me tutta la famiglia, aveva premeditato il tutto, meno male che mia figlia mi ha fatto aprire gli occhi,e ce  ne siamo liberati. se era una persona normale e c'era una separazione civile potevo anche mantenere i rapporti con lui e la sua famiglia ma purtroppo non è così, questo mi dispiace, per i miei nipoti, perchè hanno comunque bisogno del padre ma di quale? fino ad ora non ha fatto che inasprire i nostri rapporti, quando noi gli abbiamo solo fatto del bene. i figli saranno i suoi giudici, mi dispiace, non volevo assolutamente che finisse così. ma l'ha voluto lui
    3
    postato da , il
    Non conoscevo perfettamente la storia di M. non ho mai chiesto e non ho mai saputo neanche per sbaglio l'inizio ed il percorso. Conosco la fine ma mai la motivazione ed il vissuto che hanno determinato la rottura.Ho letto solo ora questa poesia, veramente toccante, un pezzo di storia individuale , dalle parole e dalle rime crude ma sicuramente realistiche ho compreso che per M. e' stata una gran fortuna che se ne sia andato.E la cosa che posso esprimere come mio personalissimo pensiero.........non fatelo mai piu' tornare!
    2
    postato da , il
    purtroppo si, anna
    1
    postato da , il
    QUESTA MI HA TURBATA UN MONDO ,LETTA E RILETTA è UNA STORIA VERA? mi incuriosisce molto .....ciao.

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