Scritta da: Widmer Valbonesi

Molo 22

La luna splendeva da tempo
nella tovaglia del cielo, con
le stelle commensali quando
giungemmo al molo di ponente.
Un posto nuovo, musica amica accompagna
quella prima sera insieme dell'annata.
Un rebus come sarebbe andata!
Un tempio del buon gusto,
piano bar all'ingresso e a picco
sul mare la sala si spiega con vetrate
illuminate da candele bianche.
Le onde che lambiscono gli scogli,
la risacca che vedi nelle luci della
città che vi si specchia.
La mente galoppante immagina di essere
ancora lì insieme questa estate a gustare
il sapore, l'odore e il rumore di quel mare.
Un raso bianco illumina il suo viso
spesso scontento, il merito non
è solo del colore, ma del calore
che lo scenario magico trasmette.
La mano non ritrae, anzi la stringe,
avverti dal suo sorriso e dalla carezza
che si fa sul raso, che è raggiante
si sente viva di novità.
Non c'è voglia di tornare, la musica
diffonde melodie incatenanti,
buon ultimi ad uscire.
Gli scogli cantano di onde
infrante, dipinti dai contorni
spumeggianti, ossigenanti dell'amore.
Il vento nella darsena sugli alberi maestri
sibila un saluto, un invito al ritorno.
Il rebus non è mistero si è risolto lì al molo,
nel fascino della bellissima serata.

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