Scritta da: Widmer Valbonesi

160 battute

Un tempo corteggiare era un po' un'arte
Non eri costretto a recitare alcuna parte
Si parlava il linguaggio del proprio cuore
Ogni giorno scrivevi una lettera d'amore.
Quando tutte insieme poi tu le rileggevi
La sensazione di un romanzo ne traevi
Erano tutte storie dolci, pure ed originali
Storie della vita... ma molto belle e speciali.
Ora, per corteggiare scrivi un esse emme esse
Dove le parole sono quasi sempre le stesse
non conta ormai più lo stile del linguaggio
Ma, l'essere abili a rubare un messaggio.
Ti trovi in una dimensione non virtuale
Hai le risposte subito e in un tempo reale
Un tempo dicevi ciao, come stai, cosa fai?
Oggigiorno invece chiedi sempre dove sei?
A volte un esse emme esse è un segnale
Per farsi richiamare dal proprio amore
Ma bisogna poi cancellare quella traccia
Se non si vuole perdere anche la faccia.
In centosessanta battute devi fare il punto
ciò che era un romanzo, oggi è un riassunto
non ci sono più quelle belle storie originali
incolli quaranta messaggi, trenta sono uguali.
Si può amare anche in centosessanta caratteri
Se quei pensieri e i sentimenti fossero sinceri
Ma per parlare a Rossana fanno come Cristiano
che declamava le parole romantiche di Cirano
È in questa tresca, oggi che l'amor si tesse
tutti attori che fingono e inseguono dei miti
in una sintesi di milioni di esse emme esse
si illudono di essere diventati tutti poeti.

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