Scritta da: Widmer Valbonesi

Realtà del risveglio

È l'alba.
Il pero, il melo, il cipresso sono brulli
Tutto è spoglio, anzi nudo.
Il vento soffia forte
Ma non mi sembra soddisfatto
Non trova più ostacoli da abbattere
Non stronca più le fragili foglie
Ormai solo soffice manto
Nella mia amata terra.
Il cielo è grigio, anzi scuro,
tutto è nero, tutto confuso.
E cominciano i tristi pensieri
No, non c'è via di scampo.
E come la foglia cade
abbattuta dal vento crudele
le mie aspirazioni, i miei desideri
cadono nel vuoto di questa tragica realtà.
Da essa non posso fuggire
E tu, oh natura, non mi aiuti certo,
anzi mi crei l'ambiente, l'atmosfera,
per non uscire da questo rebus.
Dove sono il sole, le foglie, i fiori?
Dov'è la felicità che inseguo
E non trovo in questo spoglio mattino
Specchio della mia arida vita?
Eppure un tempo non era così
La vita cresceva felice
E con essa, le mie illusioni, le mie speranze.
Ma come l'uragano stronca la vita nascente
La delusione stronca le aspirazioni.
Dove sono il sole, la luce, l'energia
Che creano la vita?
Dov'è lei che cerco ancora
E non trovo in quest'alba vuota?

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    Scritta da: Widmer Valbonesi
    Riferimento:
    Autunno 1967.

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