Scritta da: Silvana Stremiz

Il bove

T'amo pio bove; e mite un sentimento
Di vigore e di pace al cor m'infondi,
O che solenne come un monumento
Tu guardi i campi liberi e fecondi,
O che al giogo inchinandoti contento
L'agil opra de l'uom grave secondi:
Ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento
Giro dè pazienti occhi rispondi.
E del grave occhio glauco entro l'austera
Dolcezza si rispecchia ampio e quieto
Il divino del pian silenzio verde.

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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Commenti


    25
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    sono abbastanza vecchio per poter dire di aver visto realmente lavorare i buoi nei campi . e trainare carri con materiale agricolo, dal letame alle sementi, ai vari raccolti. ma la cosa che ricordo meglio era come gli agricoltori di un tempo facevano far le "manovre" ai bovini...da schiantar dalle risate, se ci ripenso
    24
    postato da , il
    Io l'ho studiata come T'amo, Dio bove, .... . va bene che avevo un maestro post-punk ma qual'é la versione originale?
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    postato da , il
    mi senbra che manchi la prima delle due terzine del sonetto che, se ricordo bene, recita così:
    Dalla larga narice umida e nera
    vola il tuo spirto e, come un inno lieto,
    il mugghio nel sereno aer si perde
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    postato da , il
    io, che abito in un centro poco abitato, sono ormai abituato a vedere questa scena; però, credo, non vorrò mai e poi mai non vederla più.
    21
    postato da , il
    Noto con molto piacere che l'amore per le vacche è un tema ancora molto ricorrente

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